Michele padovano

Da Astonvilla
Il Tribunale di Torino ha deciso, Michele Padovano è stato condannato a scontare 8 anni e 8 mesi di carcere con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. La vicenda risale a qualche anno fa, ed è cominciata nel 2006 con l'arresto dell'ex calciatore di Juventus, Genoa e Napoli in seguito ad un'operazione delle forze dell'ordine contro un giro di tonnellate di hashish proveniente dalla Spagna. Il pm Antonio Rinaudo aveva chiesto addirittura 24 anni di reclusione per Padovano e 44 per Luca Mosole, l'amico d'infanzia coinvolto insieme a lui. Durissime accuse nei confronti dell'ex giocatore (oggi 45enne) arrivano anche dal padre di Mark Iuliano - compagno di squadra di Padovano ai tempi della Juventus ed oggi in cura di disintossicazione - che così ha commentato la notizia su Facebook:
"Padovano è colpevole, riforniva anche i calciatori della Juventus tra cui mio figlio: altre vittime sicure Vialli e Bachini (squalificato a vita per doppia positività all'antidoping), che a causa della droga ha visto troncata del tutto la sua carriera"
Il padre di Iuliano ha proseguito il suo sfogo facendo riferimento al "caso Bergamini" (calciatore del Cosenza morto in circostanze misteriose nel 1989) e aggiungendo altri particolari alla storia del giocatore:
"Sono decine i calciatori vittime dello spaccio di Padovano. In questi anni ha tenuto stretti contatti di spaccio anche con qualche giornalista spacciatore cosentino. Padovano è un cancro da estirpare (...) era un trovatello cresciuto in un orfanotrofio, spacciava già da ragazzo, Dio gli diede l'opportunità di cambiare, invece porto la sua diabolica inclinazione anche nel calcio. E' stato devastante. Mio figlio lo stimava anche perchè quando era bambino era il suo idolo nel Cosenza. Quando gli fece l'assist in Coppa Campioni e Padovano segnò di testa, Mark toccò il settimo cielo. Il suo affetto era purtroppo mal riposto"
Mark Iuliano fu squalificato nel 2008, quando giocava nel Ravenna, dopo essere stato trovato positivo ad un metabolita della cocaina.
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La notizia delle dichiarazioni del padre di Iuliano e stata come una bomba che sta' facendo discutere tutto il mondo del calcio.
Michele Padovano e' stato condannato a 8 anni di reclusione alcuni giorni fa per faccende legate alla droga e al suo spaccio.
Iuliano figlio,dopo essere stato trovato positivo mentre giocava a Ravenna ora e' ricoverato in un centro di disintossicazione,Bachini e' stato squalificato a vita sempre per uso di stupefacenti mentre Vialli e' la prima volta che viene tirato in ballo a torto o a ragione in questa faccenda.
Se Padovano spacciava all'interno dello spogliatoio bianconero allora molti sapevano e hanno taciuto,Lippi per primo perche' un allenatore si accorge di tutto cio' che avviene all'interno del proprio spogliatoio,puo' far finta di non vedere o non sapere ma..sa.....
I calciatori sono visti dalla gente,dai ragazzi,dai bambini come esempi da seguire e punti di riferimento,episodi come questo sono una mazzata sopra la credibilita' di tutto il mondo del pallone.
Piuttosto mi chiedo perche' il padre di Iuliano abbia aspettato che Padovano fosse condannato per parlare,poteva farlo in un momento qualunque di questi anni invece ha aspettato ora.....forse sono molte le cose che restano nascoste di questa triste faccenda.
Padovano cerco' di mettere becco anche da noi,era l'estate del fallimento,i lodisti avevano appena salvato il titolo sportivo e avremo ricominciato dalla B.
Non avevano soldi e a loro tento' di affiancarsi Giovannone,un faccendiere laziale in orbita Lotito,Giovannone scelse Padovano come direttore sportivo.
I nostri Ultras esasperati,come tutto il popolo Granata,da quella estate complicatissima e per neinte felici di finire in mano a un tipo come Giovannone e a uno che aveva a lungo giocato nella seconda squadra cittadina presero d'assalto l'albergo di Moncalieri dove i 2 soggiornavano,intervenne la polizia e le ultime notizie di Padovano lo davano in fuga,a piedi,nei campi di meliga che circondano la cittadina nella prima cintura torinese mentre la sua macchina era stata sfasciata.
Ora e' bene prima di dare giudizi aspettare gli eventi,sicuramente Vialli si tutelera' nelle sedi approppiate ma comunque la si veda e' l'ennesima brutta faccenda che coinvolge il calcio italiano.

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