Michy Batshuayi, le “dragster” du Standard

Creato il 23 settembre 2014 da Marco Santi Trombetta @MarcoSantiii

Oggi andremo a conoscere più da vicino un talento emergente del calcio belga, che attualmente sta scalpitando sulla panchina dell’OM di Bielsa; stiamo parlando di Michy Batshuayi.

BIOGRAFIA- Michy Batshuayi è nato il 2 Ottobre del 1993 a Bruxelles, capitale del Belgio. Dopo aver cominciato a tirare i suoi primi calci al pallone per strada, più precisamente nella piazza del Parque Pirsoul a Berchem-Sainte-Agathe, la sua avventura calcistica ha inizio tra i due club locali del R.F.C.Evere e del RUSA Schaerbeek, dove viene notato dal club della capitale, ovvero l’FC Bruxelles. Qui mette davvero in mostra le sue capacità offensive, a tal punto che, appena dopo un anno, arriva la prestigiosa chiamata dell’Anderlecht; ma la sua avventura con la maglia de “Les Mauve et Blanc” non dura molto, infatti viene cacciato dopo pochi mesi, a causa del suo comportamento abbastanza irascibile, imperdonabile per la dirigenza belga. Così Michy torna alla casa base (Fc Bruxelles), dove però rimane un altro anno, prima del’ennesima chiamata importante, quella dello Standard Liegi, che rappresenta, per il giovane talento, una seconda possibilità per il grande salto. Stavolta il centravanti belga non se la fa scappare, infatti dopo aver completato la sua formazione calcistica con le selezioni giovanili, arriva al debutto in prima squadra, a soli 17 anni, contro il Gent, nel match del 20 Febbraio 2010. Nella stagione successiva, complice anche l’arrivo del nuovo allenatore José Riga, il giovane talento trova più minuti e la differenza si vede: il risultato sono 6 goal nella Jupiler League e 1 in Europa League, nel match contro il Copenaghen della fase a gironi. Ma proprio quando Michy sembra essere in rampa di lancio, si chiudono nuovamente le porte: infatti il nuovo allenatore Mircea Rednic non gli concede moltissimo spazio, ma alla fine, complice le partenze di Tchité e Gohi, il centravanti trova inevitabilmente maggiori minuti e ricompensa la scelta dell’allenatore con 12 goal. E così si arriva alla stagione della consacrazione nel calcio belga, dove Batshuayi trova un grande feeling con la via della rete, in totale sono 21 le realizzazioni in 38 partite, con cui condusse lo Standard al primo posto nella stagione regolare e in finale nei playoff, dove dovette arrendersi al grande Anderlecht; stagione culminata anche con il premio “Ebony Shoe”, assegnato al miglior africano del campionato belga. I suoi numeri non passano inosservati e attirano parecchi club europei, che cercano di portarsi a casa il grande talento belga, ma alla fine a spuntarla è l’Olympique Marsiglia, che riesce a battere la concorrenza di Arsenal e Tottenham. Adesso il nuovo obiettivo per il giocatore belga è conquistare, a suon di goal, il pubblico Marsigliese.

NAZIONALE- Non convocato per i mondiali brasiliani, nonostante la buona stagione disputata, il giovane centravanti ha vestito solo l maglia della selezione U21, con cui ha collezionato 12 presenze e 6 reti.

STILE DI GIOCO- Giovane centravanti fisicamente già ben strutturato, fa del gioco fisico la sua arma migliore. Bravo nel proteggere il pallone, situazione utile nei momenti finali quando bisogna nascondere la palla, è bravo negli inserimenti da dietro, grazie alla sua agilità e alla sua forza fisica; situazione che si viene a creare molto spesso, poiché il belga è un attaccante moderno, che ama giocare molto spalle alla porta, partecipando alla manovra sin da subito. Molto veloce, il più delle volte ruba l’attimo al diretto avversario con il suo classico movimento, ovvero spostandosi la palla sul destro e cercando la conclusione immediata. Dotato di buone basi tecniche, è un pericolo anche sulla trequarti, posizione da cui può inventare sempre qualcosa, che sia un tiro o un bell’assist per un compagno, sta di fatto che per la difesa avversaria è una vera spina nel fianco.

FUTURO- Attualmente Bielsa lo ha fatto giocare con il contagocce, visto che, probabilmente, si deve ancora ambientare al calcio francese, ma non c’è dubbio che sotto la guida dell’esperto ct dell’OM e del compagno di reparto Gignac, possa crescere al meglio per poi esplodere definitivamente; dopo tutto l’OM ha fatto un grosso investimento su di lui, sperando in un futuro roseo per entrambe le parti.



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