Recensione
- Etichetta: XXXV / Edizioni Discipline
- Anno: 2014
Seconda opera di questa coppia di musicisti che ci porta nei territori dell’elettronica con accento nordico e con un gusto ottantiano.
Negli ultimi anni vi è un grande sviluppo della scena synthpop, ovvero di quel genere di musica che assomiglia molto alle sigle dei telefilm e dei cartoni animati degli anni ottanta, ma che in realtà è un’elettronica che vanta nobili ascendenze e ha un futuro davanti a sé, garantito da gruppi come i Microlux.
Nati nel 2004 dall’incontro di Linda Edelhoff e Fabio Colasante, due musicisti di valore con differenti punti di riferimento culturale, i Microlux partoriscono come opera prima “Weisse”, un disco dal forte gusto nordeuropeo, con sonorità che vanno dall’elettronica alla cold wave.
Per Gekusst i Microlux hanno preferito avvicinarsi maggiormente ad un suono anni ottanta, senza dimenticare di mettere un po’ di glitch qua e là, lasciando intatto il cuore del loro suono, il synth pop.
Il disco è molto piacevole e possiede idee sonore al di sopra della media, staccandosi nettamente da quei gruppi che fanno mera imitazione synth pop; inoltre, per corroborare le loro solide radici ottantiane fanno partecipare Garbo in Instabile.
La splendida voce di Linda è funzionale al tappeto sonoro di Fabio, e Fabio si mette al servizio delle sensazioni di Linda: il duo funziona molto bene ed insieme confezionano uno dei più interessanti album elettronici degli ultimi anni in Italia, con sonorità particolari ed un grande lavoro di produzione.
Tracklist:
1. The Dance
2. Gekusst
3. The Story Of The Monsterfish
4. An Ant
5. Instabile ( Feat.Garbo )
6. Diva
Line-up:
Linda Edelhoff – Voce
Fabio Colasante – Programmazione Elettronica e Synth.
MICROLUX – Facebook