Qual’è il primo gioco di calcio che ha implementato l’effetto nei tiri? In molti diranno Kick Off 2 della Anco.
Così non è. Ad anticipare i tempi è stato Microprose Soccer, titolo uscito su Amiga e Commodore 64 (nonché pc, Spectrum ZX, Amstrad CPC ecc), nel 1988 molto amato soprattutto dai possessori del computer ad 8 bit. Per chi vi scrive, il gioco di casa Microprose, è il migliore su Commodore 64 e nelle poche righe di questa recensione vi spiegheremo il perché.
Il gioco è stato sviluppato da Jon Hare, ovvero da Sensible Software che avrebbe poi realizzato e consegnato alla storia videoludica gli eterni Sensible Soccer e World Soccer…
PIEDI A BANANA? NO. TIRO A BANANA!
Cominciamo a parlare del punto forte di Microprose Soccer. Il tiro a banana. Nel pannello delle opzioni si poteva selezionare il grado di effetto. Basso, medio, elevato. Con medio si raggiungeva un compromesso tutto sommato realistico (stiamo parlando sempre di un gioco di 23 anni fa). Il maggior divertimento si otteneva settando al massimo questo particolare effetto che in sostanza è l’antenato del famigerato aftertouch di Kick Off 2 usato poi in tutti gli altri titoli calcistici.
GAME-PLAY FRENETICO ANCHE SOTTO LA PIOGGIA
Un’altra chicca che Microprose Soccer può vantare è la presenza delle condizioni climatiche dinamiche. Si, avete capito bene. Se si attivavano le condizioni meteo le partite erano ravvivate dalla pioggia. Ma tempo dinamico vuol dire che la partita poteva cominciare senza pioggia e che questa sarebbe arrivata durante il gioco e che sarebbe potuta anche andar via.
Una cosa del genere la si è vista solo in Fifa 07 e non è stata, stranamente, più ripetuta. Bene, in Microprose Soccer c’era questa chicca. Sotto la pioggia cambiava la dinamica. Le scivolate andavano spesso fuori controllo e manovrare con la palla era sempre difficile. Nondimeno, i tiri col campo viscido erano ancora più imprevedibili. Divertimento nel divertimento ma anche una profondità che in molti non si aspetterebbero da un gioco di quasi 25 anni fa.
In condizioni normali, vi erano molti modi di trovare la via della rete, anche con tiri cross, o con bombe da lontano, diagonali, o con piccoli tocchettini a scavalcare il portiere o anche in rovesciata (non al volo però). Sotto l’acqua (con tanto di tuoni e lampi) queste occasioni si moltiplicavano.
REPLAY E PICCOLE CHICCHE GRAFICHE
Dal punto di vista tecnico, Microprose Soccer è stato un signor gioco. Migliore su C64 e vi spieghiamo il perché. Sull’8 bit, pur avendo meno colori e meno risoluzione, lo scrolling era pulito. Il game-play risultava veloce e l’azione rare volte rallentava. Su Amiga c’era il fastidioso sfarfallio. Cosa inammissibile su un 16 bit anche in quell’epoca e l’azione ne risultava più confusa.
Belli anche i replay e la particolarità grafica stava nell’effetto di riavvolgimento del nastro. Come alcune volte capitava anche in diretta tv durante le partite di quegli anni (fino ai primissimi anni Novanta a dire il vero) i replay riavvolgevano il nastro e durante questa fase si rivedva a ritroso l’azione in bianco e nero. Poi, durante la ripetizione, ritornavano a colori.
I dettagli degli sprite dei giocatori erano ottimi per il resto, la grafica era molto pulita con visuale dall’alto (volo d’uccello per così dire), forse la migliore all’epoca per sfruttare la giocabilità.
MUSICA-TORMENTONE
Microprose Soccer viene ricordato dagli appassionati anche per la sua colonna sonora molto particolare. Pur non essendo bellissima era molto orecchiabile. In gioco, invece, c’erano alcuni motivetti simili a quelli che accompagnano gli spettatori durante le partite di baseball o di basket NBA. Effetto pioggia e tuoni. Insomma, non mancava niente.
LONGEVITA’ ALTA, SFIDA SEMPRE APERTA
Tante le modalità di gioco. Dal classico campionato alla Coppa del Mondo con i gironi di Messico 86 o personalizzabili. C’era anche la sfida fatta di livelli. La Coppa Internazionale partiva dalla partita con l’Oman, la Nazionale più debole, fino ad arrivare al Brasile dopo più di una quindicina di incontri all’ultimo sangue. Ogni Nazionale aveva il suo grado di difficoltà e questa era settata molto bene.
C’E’ ANCHE IL CALCIO INDOOR
Presente in Microprose Soccer anche il calcio indoor, ossia con le sponde. Tutta la giocabilità è rivoluzionata in questa modalità piuttosto divertente. Anche qui sono presenti i tornei ma con le squadre degli stati americani.
CONCLUSIONI
Cosa aggiungere? Microprose Soccer su Commodore 64 è sicuramente storico. Divertente, fatto molto bene tecnicamente, mai banale. Il massimo nelle sfide con gli amici. Il lavoro Microprose è ammirevole sull’otto bit della casa tedesca. Maluccio invece su Amiga dove non supera il 5. Inammissibile l’effetto sfarfallio e graficamente, a parte una migliore risoluzione ed un paio di immagini digitalizzate che facevano da sfondo ai menu, non c’era nient’altro.
Microprose Soccer è stato capace di mettere molte cose innovative e di dare qualche chicca in più a quelle già conosciute. L’effetto riavvolgimento nel replay è una di queste mentre come innovazioni c’era senza dubbio il tiro a banana che dava l’effetto alle nostre giocate. Come game-play, unitamente ad Emlyn Hughes International Soccer di Audiogenic è il migliore su C64.
Vi lasciamo a due filmati: uno sul calcio classico, l’altro su quello indoor 6 contro 6. Entrambi su C64.
PRO
Game-play vario e completo. Azione frenetica. Tecnicamente superbo. Chicche grafiche. Longevo.
CONTRO
Qualche leggero rallentamento su C64. Su Amiga realizzazione tecnica opacissima.
VOTO: 9/10 (su C64); 5 (su Amiga).