Un momento storico per i videogiocatori cinesi
Con l'apertura del mercato videoludico cinese ai produttori di hardware esteri, si apre ovviamente un nuovo mercato vasto e dal grande potenziale per Microsoft, Sony e Nintendo.
L'embargo auto-imposto dal governo cinese sulle console risale al lontano 2000, deciso all'epoca per il timore dell'impatto che queste tecnologie potessero avere sui giovani e probabilmente anche per distanziare le compagnie estere dal mercato interno dell'intrattenimento elettronico, considerando la posizione di forza in cui si trovano gli attuali produttori giapponesi e americani. Insomma, dopo 14 anni di apre una vasta prateria incontaminata (più o meno) per i concorrenti del mercato videoludico, che ovviamente si stanno attrezzando per la conquista.
In particolare Sony e Microsoft sono già alle grandi manovre, in attesa del via libera ufficiale da parte del governo cinese: per quanto riguarda la casa di Redmond, il vice president di Microsoft Global, Zhang Yaqin, ha già riferito che il lancio di Xbox One è in programma "presto" sul mercato cinese. Nel frattempo, anche Sony ha deciso di aprire una speciale divisione strategica per la Cina chiamata China Strategy Department all'interno della sezione Sony Computer Entertainment Japan Asia. Tutto sembra pronto per la corsa alla frontiera cinese, a quanto pare, in attesa di vedere come reagirà il nuovo pubblico alle console next gen, dopo anni di dominazione praticamente totale del PC in ambito videoludico.
Fonte: CVG