Brevissima premessa (lo giuro)!
A scuola, sin dalle elementari, quando mia mamma o mio papà si recavano ai tanto temuti colloqui con i prof, la solfa era sempre la stessa: "E' tanto brava ed ha un'intelligenza intuitiva, ma è sempre troppo distratta". La distrazione è una mia caratteristica! Non riesco a seguire un film per intero, senza staccare il cervello anche per pochi secondi, che poi a me sembrano pochi, ma a volte sono minuti interi di puro black out. Quando sono in bagno, anche ad espletare i miei bisogni corporali, perdo completamente la cognizione del tempo. Ho un orologio che penzola da un ripiano, ed a volte mi sorprendo a riguardarlo dopo 10 minuti dall'ultima volta in cui l'ho guardato. Se mio marito mi chiede dove sono stata con la testa per tutto quel tempo, la mia risposta è sempre la stessa: "Non lo so!". Oppure ho pensato a talmente tante cose, tutte insieme, da non ricordarmene neanche una.
Riscontro la medesima difficoltà anche quando il mio interlocutore tenta di raccontarmi interminabili storie, sogni, vicissitudini troppo lunghe e intricate. Chi mi conosce ormai sa che deve arrivare subito al punto, senza girarci troppo intorno, perchè i miei tempi di attenzione sono limitati. Quindi chi mi conosce sa, che un racconto non può durare 10 minuti, perché io ascolterò solo per i primi due o tre, dopodicché inizio a divagare con la mente.
Da quando sono diventata un'insegnante (per chi ancora non lo sapesse insegno matematica), ho riscontrato questi stessi sintomi in alcuni dei miei alunni. Si chiamano "disturbi dell'attenzione".
Poiché ne sono affetta, le mie lezioni sono brevi e in pillole, perchè come avrete capito, spesso mi capita di perdermi mentre parlo, facendo delle pause interminabili durante le quali mi sorprendo a pensare ad altro. Temo inoltre, che lezioni troppo lunghe e noiose sarebbero deleterie per i miei alunni con deficit dell'attenzione. Alla fine di una giornata lavorativa, sono ovviamente stanchissima, perché gran parte delle mie energie viene spesa per mantenere alto il livello di concentrazione.
Mi spiego meglio, durante le mie lezioni aggiungo quotidianamente un pezzettino di nozioni nuove e ripeto quello che ho spiegato nei giorni precedenti. In questo modo, mi distraggo meno mentre spiego, e i miei alunni memorizzano ogni giorno una nuova informazione, un piccolo tassello.
VineCosa c'entra tutto questo con Vine?
Vine è un'app che consente di girare dei microfilmati della durata di 6 secondi.
Per me, che sono continuamente alla ricerca di nuove possibilità per contrastare il deficit di attenzione, è una genialata. Troppo spesso mi sono imbattuta in lunghi monologhi anche di 30 minuti, nei quali per i primi 25 la blogger racconta tutto della sua vita privata, arricchendo con particolari assolutamente superflui, o addirittura ha tutto il tempo di fumarsi una o più sigarette. Gli ultimi 5 minuti, fa un riassunto a velocità supersonica di come ha realizzato il trucco, e mi sono sempre chiesta se i primi 25 minuti di video interessino a qualcuno o solo io porto il cursore direttamente a quegli ultimi 5 minuti di mio interesse...e comunque ripensando a lei che fuma e a quanto sia diseducativo, mi distraggo lo stesso.
Starete pensando che non è possibile spiegare opportunamente un make-up in 6 secondi, ma in merito ho la mia teoria. Per quanto un maquillage possa essere spiegato bene, la mano di chi tenterà di riprodurlo sarà comunque diversa dalla mia ed ovviamente anche il risultato.
Adoro Vine anche per un'altra ragione. Sono fermamente convinta che le immagini possano sostituire le parole. Perché descrivere minuziosamente il packaging di un prodotto, la sua forma, i colori della confezione, se c'è gia la foto? A volte mi imbatto in post talmente prolissi, e straripanti di dettagli inutili che perdo interesse dopo le prime 10 righe. L'innovazione di un blog dovrebbe riguardare il coinvolgimento del lettore, anche attraverso l'utilizzo di strumenti di comunicazione differenti, accattivanti. Altrimenti non c'è alcuna differenza con una rivista.
Vero che avete capito tutto del tutorial? Come spesso dico ai miei alunni: "Non vi preoccupate se ora non è chiaro, prima di giugno lo sarà!"
Ringrazio mio marito per il suo fondamentale contributo in questo progetto. Si tratta di uno dei primi tentativi e sono stati commessi svariati errori, ma mi impegnerò al massimo affinché i prossimi abbiano passaggi chiari e dettagliati, per quanto è possibile in soli 6 secondi.