Dalì, Buñuel, Picasso, Hemingway e tanto altro in Midnight in Paris firmato Woody Allen. Curiosa di vederlo per soppiantare la delusione subita all'uscita del cinema dopo aver visto Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni, Midnight in Paris è sicuramente migliore del precedente. Non mi resta altro che aspettare con molte aspettative Bop Decameron trasformato in Nero Fiddled perchè pochi italiani sapevano cosa fosse il Decameron, ed'è qui che mi cadono le braccia. Ma tralasciando questa piccola parentesi di amarezza nazionalista italiana, andiamo a questa mezzanotte parigina di Owen Wilson.
Il cast è ricco, come in tutti i film di Allen, che quando la storia non è niente di speciale solitamente lo riempie di figurine, ma non è esattamente questo il caso. Sono molti gli attori famosi e bravi e qui la storia c'è. Il Surrealismo la caratterizza, surrealismo come genere e Surrealismo come corrente artistico-letteraria. Così come è surreale quello che accade al protagonista, Wilson, che ogni sera a mezzanotte sale su un'auto d'epoca e viene trasportato in un tempo lontano, la Parigi anni 20. Sembra un sogno, sembra quello che lui immagina e tanto desidera pur di fuggire a una vita che non fa esattamente al caso suo, e in un momento delicato di precarietà e incertezza lavorativa, dove deve scrivere un romanzo ma gli manca quel qualcosa per renderlo magico. E sono sicura che dopo questa fantastica esperienza l'abbia trovato, per lo meno Hemingway gli ha dato più di un suggerimento. Conversazioni tipicamente alleniane, perchè per me Allen è un regista a cui piace tanto far conversare i personaggi e ci riesce magnificamente perchè è uno dei pochi a non farmi annoiare in minuti e minuti di parole e parole senza azione. E in queste conversazioni mi sono arrivate molte cose, come non avrebbe potuto essere altrimenti per una come me che sogna di sceneggiare delle storie, e in questo senso i consigli di Hemingway sono significativi, sono piccole accortezze guida per chi ha una storia e non sa come farla funzionare, perchè sempre si ha la sensazione che manchi qualcosa, anche quando si ha tra le mani la sceneggiatura di Match point.
VOTO: 7
Magazine Arte
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Giovani Si Diventa - La Recensione
E' un film che parla di due quarantenni sposati con nessuna intenzione di invecchiare, "Giovani Si Diventa". Che si trasforma in una commedia quando i due... Leggere il seguito
Da Giordano Caputo
CINEMA, CULTURA -
MAIORI: SAPORE DI CINEMA – Falco editore | Presentato al Festival del Libro
La magia della settima artenello scenario della Costiera AmalfitanaPresentato a Maiori nell’ambito del Festival del libro il volume “Sapore di Cinema”... Leggere il seguito
Da Amedit Magazine
CULTURA, SOCIETÀ -
Greetings from Rome: saluti da Roma
To Rome with love di Woody Allen lo ribadiva: Roma è metafora di sé stessa. È allegoria di vitalismo, approssimazione, magniloquenza, monumentalità e... Leggere il seguito
Da Leggere A Colori
CULTURA, LIBRI -
A pranzo con Orson
HJ: I francesi conoscevano Quarto potere? OW: Credevo che a Parigi fosse stato un successone, e invece una volta là scoprii tutto il contrario. Non sapevano... Leggere il seguito
Da Libereditor
CULTURA, LIBRI -
Le librerie di New York più belle della storia del cinema
Spesso, nel cinema, le librerie sono la location ideale per incontri speciali (romantici, ma non solo). Il Libraio, con Cristina Prasso, ci racconta di New... Leggere il seguito
Da Spaginando
CULTURA, LIBRI -
Cannes 2015 in 48 recensioni
48 film in 48 recensioni da Cannes 2015. Tutti i film del concorso (11 su 19). 11 film su 19 di Un certain Regard. Più film fuori concorso, proiezioni... Leggere il seguito
Da Luigilocatelli
CINEMA, CULTURA, PROGRAMMI TV, TELEVISIONE