Io credo che per scrivere bisogna
trovare qualcosa che ci ispira , che ci
fa riflettere , sognare , desiderare, sperare. Io l'ho trovato. L'altra sera ho
visto "Midnight in Paris " di Woody Allen, e l'ho trovato
meraviglioso; ora partendo dal fatto che non sono un'esperta di cinema, parlo
solo da spettatrice, e come tale posso dire che questo film è fantastico. Ma
il punto non è il film in sé, ma il salto che mi ha permesso di fare negli anni
venti.
La storia è ambientata in realtà
in una Parigi dei nostri giorni, ma il protagonista viene trasportato quasi
magicamente nella Parigi degli anni venti, vivendo esperienze ed incontri
incredibili, assurdi, che lo lasciano stupito e ovviamente incuriosito da quel
mondo che sembra essere apparso dal
nulla, ma che nonostante questo gli cambia radicalmente la vita. Incontra
personaggi come Hemingway, Dalì, Fitzgerald e Picasso. E già questo da solo
sarebbe bastato per farmi innamorare di
quel periodo storico così pieno di creatività, fantasia e genialità che tutti
gli artisti possedevano ed esprimevano dopo la sofferenza della guerra. Ma non
è finita qui perché gli anni venti sono anche
il tempo della libertà riconquistata, dell'allegria ritrovata,
dell'amore vissuto con tutta la forza possibile e in tutte le sue forme.E sono anche il tempo di una moda che dopo lo stop dovuto alla guerra, durante la quale non c'era stato spazio per dedicarsi alla propria immagine , rinasce nuova, cambiata, diversa. Si perché inevitabilmente la guerra aveva cambiato le persone nella loro profonda essenza . La donna che fino ad allora aveva sempre indossato abiti lunghi, ingombranti, si trova ora all'interno delle fabbriche, nella quali aveva preso il posto del marito partito come soldato, a dover indossare capi comodi che le permettessero di lavorare,che si limitavano ad una tuta maschile. E dopo quegli anni, le donne sentono il bisogno di diventare di nuovo tali, riacquistando la loro femminilità grazie alle novità degli abiti. Le linee sono dritte, i tessuti sono morbidi la vita bassa e le gonne sempre più corte. Ma in quegli anni le donne amano giocare, cambiare e la sera si trasformano: gli abiti sono senza maniche , il più delle volte solo con spalline sottili ,hanno tessuti leggeri e velati come tulle organza e chiffon. Importanti, anzi oserei dire fondamentali sono i dettagli, per le occasioni importanti spesso gli abiti venivano impreziositi con perline e frange ed erano accompagnati da soprabiti o pellicce. Anche il viso e i capelli vogliono la loro parte, tanto che proprio in quegli anni, grazie ai progressi tecnologici si diffondono i cosmetici e nasce la moda delle labbra rosso fuoco e del mascara. Per i capelli, si tenevano corti con onde molto morbide, e durante il giorno si indossavano cappelli a cloche fino alle sopracciglia, mentre di sera si mettevano sulla fronte piccole fasce che reggevano piume colorate. Tutto questo contribuisce a dare di quegli anni un'immagine indimenticabile e affascinante tanto da farmi (e credo anche a molte di voi) desiderare di vivere lì. Alla fine del film ho realizzato che in fondo ognuno di noi desidera e in certi casi ne sente il bisogno , di vivere in un momento diverso dal proprio, ma in fondo questa è un'illusione perché credo che sia esattamente quello in cui viviamo il momento giusto per noi. di Susanna Taje
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