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Miglior scenografia live: i leds (Capitolo 1)

Creato il 03 luglio 2013 da Babemmusic @Babemavisblog

Miglior scenografia live: i leds  (Capitolo 1)

U2

Una settimana fa e' morto uno dei grandi architetti della musica dal vivo: Mark Fisher.
Suoi sono i palchi di artisti del calibro di Rolling Stones, U2, Lady Gaga e Roger Waters, ed e' stato uno dei piu' importanti a marcare un passo verso il concetto di concerto come spettacolo globale, non solo sonoro ma anche visuale.
La maggior parte dei concerti ormai, a meno che non sian in un festival, non sono solo musica, ma sono anche spettacolo, luci e scenografia, e con questo non ci riferiamo solo ai grandi concerti di musica pop, ma anche agli spettacoli dei grandi del rock, dell'elettronica o della musica indipendente.

Miglior scenografia live: i leds  (Capitolo 1)

Muse

Radiohead, Muse, Massive Attack, Daft Punk sono alcuni fra i grandi nomi che prestano una grande cura e attenzione alla propria messa in scena elaborando generalmente un concetto, aggiungendosi alle star del pop che quasi sempre offrono uno spettacolo che passa in secondo piano le virtu' musicali, del quale esempio perfetto ne sono Madonna e tutti i suoi derivati.
Di esperienza di grandi concerti pop e non qui su BabeMMusic ne abbiamo abbastanza e prima di affrontare il prossimo concerto dei Muse, questo sabato all'Olimpico a Roma, ripassiamo quelli che ci hanno colpito maggiormente in negativo e in positivo, dividendoli per differenti caratteristiche che li distinguono; senza dubbio in questi articoli mancheranno alcuni grandi concerti ma preferiamo descrivere solo quelli che abbiamo vissuto personalmente e non visto in un dvd.

1) Leds, Visuals, schermi e derivati

Da quando nel mercato della musica dal vivo sono entrati i fantastici leds, non c'e' palco di gruppo alternativo vicino al concetto di arte, che ne sia privo.


Miglior scenografia live: i leds  (Capitolo 1)

alarm-magazine.com

Molti si ricorderanno l'impattante palco dei Massive Attack dell'inizio del 2000 realizzato da un collettivo di artisti inglesi chiamato United Visual Artists responsabili anche della famossisima piramide dei Daft Punk nell'ultimo tour del 2006. In ambo i casi l'effetto era impressionante, ed e' complicato dopo tanti anni descrivere l'emozione provata durante il famoso concerto del duo francese del Summercase di Barcellona, che fra suoni, luci, e leds e' stato una delle cose piu' perfette in assoluto che abbia mai visto. 

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htto://www.uva.co.uk

I Massive Attack sempre son legati con una profonda relazione all'arte digitale. In apparenza potrebbe sembrare che negli anni si sono un po' ripetuti a messa in scena, cosa in realtà non vera. Nell'ultima tournè di un paio di anni fa, era impressionante il progetto di dataprocessing. Con tema di base l'informazione a seconda del paese, ritrasmettevano negli schermi di leds le notizie piu' importanti del momento. Chi non si ricorda di aver letto nel mezzo di tutte le notizie principali di attualità che apparaivano dietro al gruppo suonando "Tiziano Ferro es gay" , notizia di gossip principale della settimana?!
Parlando di leds e' inevitabile non parlare dei Muse. Come precedentemente giá detto, i Muse sono il gruppo che maggiormente comunica la propria magniloquenza musicale con un palco esattamente proporzionale.
Io insisto che il palco piu' bello dei Muse per me rimarra' sempre quello delle tre torri di leds dell'indoor tour.
L'inizio del concerto con la proiezione sugli enormi cilindri di gente salendo una scala continua ad essere una delle cose più impressionanti che abbia mai visto. Per il resto, già ne abbiamo parlato sufficientemene in altri post.
Miglior scenografia live: i leds  (Capitolo 1)
Leds? Chemical Brothers. In questo caso, più esattamente parliamo dei visuals proiettati sulla tela di leds dietro ai due dj che son un altro dei  grandi momenti della musica elettronica: impossibile non restare ipnotizzati dalle serie di immagini, dai robot e dal famoso pagliaccio che appariva di fondo.

Leds in Italia? Non mi ricordo esattamente che tour era, ma sicuramente un gruppo che perlomeno per una tourne' intera ne ha fatto grande uso sono stati i Subsonica, anche se la cosa migliore del gruppo sempre rimane il supporto della tastiera di Boosta che cambiava ad ogni tour. Indimenticabile quello con le molle.


Miglior scenografia live: i leds  (Capitolo 1)
Oltrepassando il concetto dei leds arrivano i RadioHead nel 2012 con un palco visualmente impressionante che porta ad un ulteriore livello  il concetto di leds e schermi in movimento. Il fondo diviso in due schermi di leds, 10 schermi in movimento che cambiando di posizione possono creare differenti effetti ottici, il tutto completato da altri 5 in alto; peccato che questo palco sia legato ad un triste incidente a giugno dello stesso anno, per il quale hanno dovuto rimandare parte del tour.In ogni caso, una messa in scena incredibile.
Stesso discorso per la famosa piramide di schermi dei Muse dell'indoor tour del 2012
Miglior scenografia live: i leds  (Capitolo 1)
Tornando ai Daft Punk, impossibile non citare il famoso casco che i due francesi indossano, integrato perfettamente nel concetto visuale della piramide e dal casco robotico del duo, arriviamo al famossisimo casco di DeadMau5.
Lo spettacolo del dj canadese è il punto forte dei suoi live.
Malgrado sia complicato comprendere come Zimmerman possa effettivamente fare qualcosa dal vivo con quello che ha in testa per quanto abbia telecamere e schermi per vedere, lo show è visualmente tanto coinvolgente da vincere sulle mancanze che può avere la sua musica, passando da uno stile all'altro e senza distinguersi in particolare per nessun tema.
Il casco è il vero spettacolo e i 3 blocchi di cubi inclinati mappeati sotto la console permettono un effetto 3d che visto dal centro della pista è semplicemente incredibile. Peccato per la musica che non sia al 100% coinvolgente e per questo ad un certo punto può arrivare ad annoiare, essendo principalmente più mero e proprio show che rappresentazione di un concetto.

Parlando esclusivamente di visuals, altro caso interessante è quello Dj Shadow nel tour con Cut Chemist, e il video scratch live, ma venendo da NinjaTunes la cosa non stupisce.

Uno dei rimpianti più grandi che abbiamo, e non aver visto lo show di Amos Tobin nel Sonar del 2012.

A questa categoria più fortemente visuale, forse sarebbe il caso di aggiungere lo spettacolo in 3d di Kraftwerk dato al Sonar di quest'anno, ma per la grandezza dell'evento, è meglio dedicargli un post a parte.

Ps Le foto son prese da altre fonti per internet, in quanto possibile verranno cambiate per immagini scattate nei differenti eventi. Dove e' stato possibile, viene citata la fonte



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