Non ci stupiamo più, se sentiamo usare, con sempre maggiore frequenza, la parola “brainstorming”, anche in contesti non lavorativi. Questo metodo, che ha conosciuto la propria diffusione dalla fine degli anni cinquanta, soprattutto grazie ad Alex Faickney Osborn, è tanto semplice quanto efficace, e consiste nel proporre soluzioni a un problema nella maniera più libera e immediata possibile, senza pregiudiziali o censure.
Ad oggi, il brainstorming è diventato uno degli strumenti cardine in ambito aziendale e non solo, e viene applicato nella gestione di un gran numero di problematiche diverse.
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Come abbiamo ormai imparato, la tecnologia tende a insinuarsi sempre di più nelle nostre routine quotidiane, diventando allo stesso tempo sempre meno “visibile” e integrandosi alle nostre azioni. Smart Interaction Lab ha inventato uno strumento che sembra un giocattolo e, a detta dei suoi creatori, potrà aiutare a condurre sessioni di brainstorming più produttive, e anche divertenti.
È costituito da tre “blocchi”, con tre funzioni diverse e complementari: il primo, chiamato Batón, è una sorta di “bastone della parola”, che viene passato di mano in mano e vibra a intervalli di tempo prestabiliti, quando è arrivato il momento di passare il turno. C’è poi Echo, che registra i suoni e può riprodurli: basterà scuoterlo e si ascolteranno, a caso, brani di conversazione e parole che sono state pronunciate. Il terzo blocco, chiamato Alterego, attraverso dei colori indicherà che tipo di atteggiamento mentale assumere.
Complicato? Forse un po’. Ma a fronte della possibilità di incrementare la vostra produttività senza frustrarvi, perché no?
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