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Migranti continuano a morire nelle acque del nostro Mediterraneo

Creato il 05 dicembre 2014 da Marianna06

 

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Freddo e sete: sono queste le cause più probabili della morte di 16 migranti i cui corpi senza vita sono stati trovati nelle ultime ore a bordo di un gommone soccorso  a 150 miglia a sud di Lampedusa.

Il ritrovamento è avvenuto grazie agli uomini della Marina Militare italiana, impegnata nelle operazioni navali di sicurezza e sorveglianza nello Stretto di Sicilia.

La Marina stessa ha comunicato che a bordo dell’imbarcazione c’erano altri 76 migranti, fra cui due in condizioni critiche.

Il primo sempre per ipotermia,il quale è stato trasferito con l’elicottero della nave Etna all’ospedale di Lampedusa, e il secondo con edema polmonare in fin di vita, deceduto appena poco dopo il ritrovamento.

Ma le cifre dei ritrovamenti non si esauriscono qui.

Infatti, a sud di Lampedusa, sempre ad opera della nostra Marina Militare sono state rinvenute altre due  imbarcazioni con rispettivi cento e centodue persone a bordo.

Uomini e donne, che comunque potranno avere salva la vita, dopo i primi indispensabili soccorsi.

Ciò che è triste è che, nonostante le numerose tragiche morti di ieri e di oggi, queste cronache, cui pare che ormai siamo assuefatti, non fanno più quasi notizia se non per gli abitanti delle località di accoglienza dei migranti.

Località, in primis Lampedusa, che avrebbero bisogno, semmai, di maggiore attenzione da parte delle istituzioni tutte, allo scopo di poter realizzare tra nativi e ospiti un'adeguata e seria integrazione. Non il contrario.

 

                    a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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