Magazine Attualità

Migranti: i punti dell’accordo fra Unione europea e Turchia

Creato il 19 marzo 2016 da Retrò Online Magazine @retr_online

Sull’emergenza migranti si è finalmente giunti ad un accordo fra Unione europea e Turchia. E’ stato appena sancito un accordo fra i 28 leader europei e il premier turco, Ahmet Davutoglu, su come gestire l’attuale questione dei migranti. La dichiarazione finale afferma che “Tutti i nuovi migranti che giungeranno irregolarmente dalla Turchia nelle isole greche dal 20 marzo prossimo, saranno riaccompagnati in Turchia“. Viene del resto esclusa ogni sorta di espulsione collettiva, nel rispetto degli standard internazionali e del principio di non-respingimento. Come è stato sottolineato nel corso del vertice fra Unione europea e Turchia, le misure che verranno adottate valgono come “temporanee e straordinarie”. Inoltre, l’accordo entrerà in vigore da domenica, al fine di scongiurare un autentico “assalto” ai barconi degli scafisti diretti verso la Grecia. Ankara non ha mosso obiezioni, confermando che “tutti i migranti irregolari saranno rinviati in Turchia“, spiegando inoltre che “non saranno effettuate operazioni di respingimento collettivo, ma i casi saranno valutati singolarmente“. Ogni migrante verrà dunque registrato e sarà vagliata con precisione ogni eventuale richiesta d’asilo. Il tutto in stretta collaborazione con l’Unhcr. Nel caso in cui la domanda d’asilo non dovesse essere accolta perché ritenuta “infondata”, la persona verrà riaccompagnata in Turchia.

Alla base dell’accordo è stato sviluppato un progetto, secondo il quale “per ogni migrante rientrato in Turchia, il governo di Ankara permetterà ad un migrante siriano di raggiungere l’Europa“. A fondamento di questo piano umanitario vi sarebbe l’intenzione di scoraggiare i viaggi della speranza che in quest’ultimo periodo affollano l’Egeo. Verrà inoltre data priorità a quei migranti che – in precedenza – non hanno cercato di varcare irregolarmente i confini dell’Unione europea. Sul fronte del reinsediamento, invece, si farà fede agli impegni presi dagli Stati membri il 20 luglio 2015. Nel caso in cui i posti disponibili dovessero esaurirsi, si vedrà di siglare un nuovo accordo volontario fino a un limite di 54mila persone aggiuntive.

Nel caso in cui i rimpatri fossero superiori ai numeri precedentemente concordati, la Turchia potrà scegliere di adottare altre misure in accordo con l’Unione europea. Quando i flussi migratori cesseranno – o saranno notevolmente ridotti rispetto alle stime attuali – verrà avviato un programma di ammissione umanitaria. Intanto, nell’accordo appena siglato, si legge che sarà accelerata la procedura per la liberalizzazione dei visti, abolendo così l’obbligo per i cittadini turchi di esibire un visto per l’accesso in Unione europea. Si parla che entro il giugno prossimo sarà possibile arrivare ad un accordo in merito, qualora tutti i requisiti siano correttamente soddisfatti. Intanto si sta già parlando di un raddoppio degli aiuti verso la Turchia. L’attuale pacchetto di 3 miliardi, inviato ad Ankara, sarà soltanto il primo. L’Unione europea ha già confermato che “saranno stanziati ulteriori 3 miliardi, se i primi saranno stati spesi correttamente“. E la verifica avverrà nel 2018. Ora la prima pietra dell’accordo è stata posta. Non si possono che attendere gli sviluppi. L’Unione europea ha dato fiducia alla Turchia e a Erdogan.

Tags:accordo,ankara,Bruxelles,davutoglu,erdogan,idomeni,Medio Oriente,migranti,turchia,UE,UNHCR,Unione Europea Next post

Articolo piu recente.

Related Posts

BlogPoliticaPrima Pagina

A Idomeni la situazione è tragica. Le parole di Dimitris Avramopoulos

BlogPoliticaPrima Pagina

Renzi: l’Europa tra Marte e Idomeni

BlogMedio OrientePrima PaginaReportageSiria

Il tramonto del Califfato. Il sogno fallito di al-Baghdadi

BlogMedio OrientePrima PaginaReportageSiria

Di chi sarà la Siria? Mosca, Washington e Tel Aviv a poche ore dai colloqui di Ginevra


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog