Budget triplicato per Triton (Italia) e Poseidon (Grecia) – che restano operazioni di pattugliamento in mare, non di ricerca e salvataggio – tenendo aperta l’opzione militare per distruggere le barche usate dai trafficanti: è ciò che ha deciso l’Unione Europea a seguito del vertice convocato a Bruxelles dopo il naufragio che ha provocato, si teme, almeno 700 morti nel Mediterraneo domenica scorsa.
“Vogliamo agire velocemente, per questo triplichiamo le risorse finanziarie” ha detto Angela Merkel, mentre François Hollande ha annunciato la presentazione di una risoluzione alle Nazioni Unite sull’uso della forza contro gli ‘scafisti’.
“È stata presa la decisione di presentare tutte le opzioni affinché le barche possano essere fermate, annientate prima che imbarchino i migranti…Questo si può fare solo nel quadro di una risoluzione del Consiglio di sicurezza e la Francia prenderà l’iniziativa” ha precisato in merito Hollande, aggiungendo che affronterà la questione oggi a Erevan incontrando il presidente russo Vladimir Putin.
Mezzi aggiuntivi per pattugliare il Mediterraneo sono stati messi a disposizione da diversi paesi ma il mandato di Triton e Poseidon per il momento non cambia, come chiarito anche da Merkel: “Oggi non abbiamo allargato il campo operativo per consentire di uscire dalle acque territoriali e andare più vicini alla Libia. Ma abbiamo senza dubbio bisogno di discuterne di nuovo” ha detto la cancelliera tedesca.
Nessun impegno vincolante è stato preso a Bruxelles neanche sul piano dell’accoglienza: i Ventotto non hanno infatti fissato alcuna quota, lasciandola su base volontaria, “perché noi pensiamo che 5000 non sia sufficiente”, ha sostenuto Merkel. A farsi timidamente avanti, per ora è stata la Francia che ha annunciato la sua disponibilità ad accogliere fra i 500 e i 700 rifugiati siriani – in totale sono circa tre milioni, in stragrande maggioranza ospitati nei paesi vicini – come aveva già fatto lo scorso anno.
Da Bruxelles è stato infine annunciato che Unione Europea e Unione Africana organizzeranno a Malta un vertice sull’immigrazione il mese prossimo: “Dobbiamo aiutare i paesi africani a controllare le loro frontiere” ha detto Hollande. (Fonte MISNA)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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