Mike Brown nuovo coach dei Lakers. Messina sarà il suo vice?

Creato il 26 maggio 2011 da Basket - Di Tutto Un Po'

Los Angeles sceglie l’ex tecnico di LeBron a Cleveland per la successione di Phil Jackson. L’italiano candidato forte al ruolo di primo assistente

Ettore Messina ex tecnico di Cska Mosca e Real Madrid

L’alba di una nuova era. I Lakers hanno scelto Mike Brown, 41enne ex coach dei Cleveland Cavaliers, come sostituto di Phil Jackson, il Maestro Zen di 5 titoli che ha deciso di godersi una meritata pensione. Sul contratto da 18,25 milioni di dollari per le prossime 4 stagioni (tre anni garantiti, la squadra ha l’opzione per un quarto anno) manca solo la firma, così come restano da definire alcuni dettagli, come i nomi degli assistant coach. Tra i quali potrebbe esserci Ettore Messina.

LA TRATTATIVA — Brown ha incontrato la famiglia Buss, proprietaria dei Lakers, sabato scorso, diventando la prima scelta per la panchina. Merito di cinque anni a Cleveland con LeBron James (272 vittorie e 138 sconfitte in regular season, 42-29 nei playoff, la finale 2007 persa 4-0 con San Antonio e il premio di coach dell’anno 2008-09) e di quella simpatia immediata con Jim Buss, vice presidente esecutivo e figlio di patron Jeffrey, che gli ha permesso di battere la concorrenza di Brian Shaw, assistente e erede designato di Phil Jackson, e di Rick Adelman, veterano ex Houston. L’offerta è arrivata mercoledì pomeriggio, il sì di Brown, che dopo l’addio ai Cavs nel 2010 ha fatto l’opinionista per Espn, subito dopo. Manca solo l’annuncio ufficiale: “Abbiamo incontrato Mike e ci ha fatto una grande impressione – hanno fatto sapere i Lakers in un comunicato -. Abbiamo raggiunto un accordo di massima e speriamo di firmare un contratto nel giro di pochi giorni”.

Mike Brown, 41 anni, ex tecnico dei Clevelend Cavaliers

MESSINA ASSISTENTE? — Lo staff di Brown resta da definire, complice anche la sempre più probabile serrata che minaccia di paralizzare l’Nba a partire dal 1 luglio. Tra i candidati forti c’è Ettore Messina, libero dopo l’avventura finita in anticipo con il Real Madrid. Il nome dell’italiano sarebbe stato fatto dallo stesso Brown, fin dal 2007 fan dei suoi metodi (lo visitò quando era al Cska Mosca e i due sono amici da allora, perché “Mike ha una mentalità molto aperta” come disse Messina), che ai Lakers avrebbe il compito di curare gli schemi d’attacco avendo forte voce in capitolo sulle decisioni riguardanti il roster. Di Messina in Nba si parla fin dal 2007, quando l’ex c.t. della Nazionale era considerato il sostituto di Sam Mitchell sulla panchina dei Raptors, ma il fatto di non essere di madre lingua inglese ne ha sempre abbassato la quotazione come head coach. Partire da assistente (anche Spurs e Nets erano sulle sue tracce) potrebbe aiutarlo a realizzare il suo sogno. Ma non è l’unico candidato. Mike Brown potrebbe puntare su Tim Grgurich, attuale assistente di Rick Carlisle a Dallas, con cui è da tempo amico.

DIFESA PRIMA DI TUTTO — Brown in diretta tv a Espn, durante l’intervallo della sfida tra Dallas e Oklahoma, ha parlato già da coach dei Lakers: “Per me è una situazione speciale, sono molto contento. Rispetto tutto quello che ha fatto Phil Jackson, sono qui per aiutare questa organizzazione a proseguire un cammino verso il titolo che è già stato tracciato. La mia squadra sarà una grande famiglia concentrata sulla difesa, perché è da quel lato del campo che si vincono i titoli. Tutti devono lavorare sodo. Sono contento di iniziare questa avventura con questo gruppo di giocatori: ho un piano in mente, ma ascolterò anche le loro idee”.

Kobe Bryant deluso nelle semifinali di conference con Dallas

KOBE TACE — Il benvenuto a Brown nel mondo Lakers è arrivato via Twitter da Magic Johnson (“Buona fortuna, non vedo l’ora di vederti condurre la squadra a un altro titolo”) e Derek Fisher, uno dei senatori dello spogliatoio (“Contento di iniziare un nuovo capitolo con Mike Brown. Porterà uno stile e una energia differenti”). Manca ancora però il placet di Kobe Bryant, che secondo alcune fonti sarebbe scettico sulla scelta di Brown visto che era il principale sponsor di Shaw. “Ci siamo scritti via sms – ha raccontato Brown -, ma eravamo entrambi occupati con le nostre famiglie. Immagino che presto riusciremo a parlarci”. Brown, che ha incassato anche l’attestato di stima di LeBron James (“E’ un grandissimo tecnico, mi ha aiutato tantissimo a diventare quello che sono”), lavorerà con un roster molto simile a quello attuale, visto che sotto contratto per il 2011-12 ci sono già 9 giocatori (tutte le star), più Shannon Brown e Matt Barnes che possono scegliere se rimanere o cercare fortuna (e soldi) altrove.

tratto da gazzetta.it



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