Dall’inizio delle proteste di Wall Street, alcune facce improbabili si sono schierate a favore del movimento e alcuni scenari ancora più improbabili sono stati presentati come “soluzioni”. Mentre la maggior parte dei manifestanti chiedono che vega loro restituita la democrazia e che venga fermato lo sfrenato dominio delle banche, si hanno figure che lavorano per l’esatto opposto – un grosso, grasso, governo mondiale socialista -che sostiene il movimento. George Soros e Mikhail Gorbaciov, due dei globalisti più attivi d’elite mondiale, hanno lavorato infatti per anni ad un Nuovo Ordine Mondiale e tutto ciò che lo riguarda.
Che il movimento “Occupy Wall Street” stia intrappolando le persone nella dialettica hegeliana, dove sostenere i manifestanti diventa sostenere il Nuovo Ordine Mondiale? Ecco cosa ha detto Gorbaciov il 20 ottobre al Lafayette College.
”Stiamo subendo le conseguenze di una strategia che non è favorevole alla cooperazione e al partenariato, per vivere in una nuova situazione globale. Il mondo ha bisogno di obiettivi che faranno unire le persone. Alcuni individui negli Stati Uniti supportvano l’idea di creare un impero globale americano, che fu un errore fin dal principio. Altre persone in America stanno cominciando a pensare al futuro del loro paese. Le grandi banche, le grandi imprese, stanno ancora pagando i gli stessi grossi bonus ai loro capi. C’è mai stata crisi per loro? . . . Credo che l’America abbia bisogno della sua perestrojka. La situazione del mondo intero non si è sviluppata correttamente. Abbiamo visto il deterioramento dove avrebbe dovuto esserci un movimento positivo.
Il mio amico, il compianto Papa Giovanni Paolo II non lo ha saputo dirlo in maniera migliore. Si espresse così: ‘Abbiamo bisogno di un nuovo ordine mondiale, uno che sia più stabile, più umano e più giusto.’ Altri, me compreso, hanno parlato di un nuovo ordine mondiale, ma stiamo ancora cercando di costruirlo… ci sono problemi ambientali, di arretratezza e di povertà, di carenza di cibo … tutto perché non abbiamo un sistema di governance globale. Non possiamo lasciare le cose come erano prima, quando vedavamo che queste proteste si stavano muovendo anche verso nuovi paesi, ora la gente vuole il cambiamento. Affrontando queste sfide, cioè i problemi sollevati da questi movimenti di protesta, ci faranno giungere gradualmente ad un nuovo ordine mondiale “.
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