#1: Genesi di un viaggio, paure ed aspettative
#2: 1 Gennaio 2015. Il viaggio, l'aeroporto, la metro, Manhattan
#3: 2 Gennaio 2015. American Breakfast, 5th Avenue, Central Park, Upper East Side
#4: 3 Gennaio 2015. Bryant Park, NY Public Library, Grand Central Terminal, Hard Rock Cafè e Shopping
New York è una città che non dorme mai. Come la maggior parte delle metropoli probabilmente. Vi è una costante attività, in alcuni momenti frenetica, ma per la maggior parte della giornata la vita semplicemente scorre. Per questo, quando la mattina di domenica 4 Gennaio, alle 6:00 eravamo già per strada, non ho avvertito alcun timore, ma anzi la stessa sensazione di familiarità che ho provato nei giorni precedenti.
Penn Station
FONTE
Direzione: Penn Station, a soli sette isolati dal nostro albergo.
Dopo aver visto la Grand Central, la Penn Station non è nulla di che, ma ci ha subito colpito l'organizzazione e l'estrema facilità con cui ci si orienta. Avendo fatto i biglietti on line, la prima cosa è stata chiedere al punto informazioni se fossimo in regola o dovessimo fare altro prima di prendere il treno. Anche in questo caso la disponibilità e la cortesia si sono sprecate. Le stazioni, sia a New York che a Washington, sono molto simili ad un aeroporto, con i gates e l'impossibilità di avvicinarsi al binario finché non viene chiamato l'imbarco, con il controllo individuale del biglietto.Il nostro treno sarebbe partito alle 6:45 ed in tre ore e mezza ci avrebbe portati nella capitale. Avevamo tutto il tempo per la colazione, che abbiamo fatto da Dunkin' Donuts.
Inutile dire che la donut era deliziosa, così come il caffè, che ci ho messo tre ore e mezza a terminare per quanto era bollente.
Il treno non era nulla di impressionante, anzi, dall'esterno non prometteva nulla di buono, una volta saliti, invece, era super pulito, c'era un bar fornitissimo, la possibilità di refillarsi l'acqua all'infinito ed il Wi-Fi funzionante (non parliamo dei bagni... li avrei fotografati!).
Il viaggio è stato tranquillo ed io e Tony siamo stati tutto il tempo con la faccia appiccicata al finestrino a guardare il paesaggio che scorreva. Centri abitati separati da chilometri di foresta, dall'atmosfera davvero suggestiva.Ogni tanto ci guardavamo ed esclamavamo "questi sono gli Stati Uniti, l'America, quella vera...".
Se ne avete la possibilità, durante un viaggio negli States, a New York, andate a Washington. Vi assicuro che ne vale assolutamente la pena.
Se i giorni precedenti, Manhattan ci aveva abituati a stare con il naso all'insù, quasi sopraffatti dall'altezza dei suoi grattacieli, abbagliati dalle superfici specchiate, dalla modernità e dalle luci, Washington ci ha fatti sentire piccoli, infondendoci una sorta di timore reverenziale. Calpestare le sue strade sembrava quasi un'oltraggio, ad una città in cui si è scritta e si continua a scrivere, nel bene e nel male, la storia del mondo.Se NY è altezza, leggerezza, WDC è solennità, maestosità, imponenza. Lo sguardo si perde all'orizzonte, sorvolando su edifici storici e strade ampie.La stessa Union Station è un capolavoro e quasi ha dato un assaggio di ciò che avremmo trovato all'esterno.
Union Station
Appena usciti dalla stazione ci siamo ritrovati davanti alla Liberty Bell, una copia ovviamente, considerando che l'originale si trova a Philadelphia. Potete immaginare noi, che abbiamo amato alla follia Il Mistero dei Templari, come ci siamo sentiti di fronte a cotanta bellezza.Liberty Bell
Davanti alla Liberty Bell, il monumento che commemora Cristoforo Colombo:Monumento a Cristoforo Colombo
Con la Union Station alle spalle, si può subito godere della vista del Campidoglio:
Capitol
Peccato per l'impalcatura. Quando si dice la fortuna... Ma una volta lì vicino, lo spettacolo rimane comunque grandioso:Forse perché era domenica? Non lo so, ma c'era pochissima gente, un silenzio solenne, un'atmosfera particolare, dovuta anche alle condizioni meteorologiche. Era quasi magico.
Purtroppo del Campidoglio siamo riusciti a vedere solo il retro, per i motivi di cui sopra, ma la prossima volta riusciremo ad entrarci (la domenica è chiuso) ed a vedere il National Mall.
Continuando a camminare, ci siamo imbattuti in diversi edifici: la Biblioteca del Congresso, la Corte Suprema, il Senato.
Corte Suprema
Il Giardino Botanico è stata una sorpresa, non ne avevo letto da nessuna parte ed è stata una pausa piacevolissima. L'ingresso è gratuito e si può godere di uno spettacolo meraviglioso, con la riproduzione di diversi ecosistemi.Giardino Botanico
E' stata un'ora davvero rilassante e ci voleva visto che dopo poco saremmo entrati allo Smithsonian's National Air and Space Museum, tappa attesissima in particolar modo dal mio fidanzato, in cui abbiamo trascorso la maggior parte del tempo.
Padiglione dedicato ad Amelia Earhart, di cui oggi ricorre la nascita
Anche in questo caso l'ingresso era libero e chi voleva poteva lasciare un contributo, cosa che noi abbiamo fatto considerata l'esperienza piacevole ed i servizi offerti.
All'uscita dal museo, mancavano tre ore alla partenza ed abbiamo alzato un po' il passo, depennando il Lincoln Memorial ed il Jefferson Memorial, che vedremo la prossima volta.
Washington Monument
Dopo aver visto l'imponente obelisco, ci siamo diretti velocemente alla Casa Bianca.Siete stati a Roma? O al Louvre? Avete presente la sensazione che si prova a ritrovarsi di fronte alla Fontana di Trevi o a La Gioconda?Ecco, per la Casa Bianca ho provato una sensazione simile. Dalle foto che avevo sempre visto in rete ed in tv, mi sembrava grandissima ed imponente, con tutto quel verde attorno.Poi giri l'angolo e ti ritrovi davanti quella che ti chiedi se sia la dépendance della Casa Bianca!Soprattutto dopo essere stata davanti ad edifici mastodontici, lei sembra davvero piccola, ma non per questo meno bella. Ed è davvero... bianca! Non oso immaginare quanto risplenda al sole!E poi è stata una lunga passeggiata verso la stazione, senza seguire mappe o indicazioni e fidandoci del nostro orientamento. Ci siamo addentrati nella città, scoprendo degli angoli davvero deliziosi e quartieri, come quello cinese, molto pittoreschi.
Ammetto che ad un certo punto ho pensato che non saremmo arrivati in tempo o comunque che sarei morta prima!Alla fine ce l'abbiamo fatta e siamo riusciti anche a mangiare qualcosa in stazione da Pret à Manger:
Sarò esagerata ma a me queste cose entusiasmano da morire!
Così come quello di andata, anche il viaggio di ritorno è stato tranquillo e piacevole, nonostante fosse buio e non potessimo godere della vista.Il tempo di ritornare in albergo, fare una mega doccia, e collassare sul letto.
Alla prossima,