La curva milanista in forma di protesta scrive un comunicato contro la societa’, ricalcando gli errori o orrori come si vogliano chiamare commessi dalla dirigenza milanista, delle promesse non mantenute, e sopratutto di smetterla di nascondersi dal fatto che si e’ ”IL CLUB PIU” TITOLATO AL MONDO”:
Ecco il Comunicato:
“A seguito dell’ennesima delusione derivante da questa travagliata stagione, e dopo aver accennato una protesta già a dicembre, ora abbiamo deciso che la pazienza è finita e abbiamo individuato quelli che, secondo il nostro parere di tifosi innamorati, sono i punti cruciali che portano il nostro Milan a questa pessima situazione.
Torniamo per un attimo all’estate scorsa, e in particolar modo al momento della qualificazione alla fase a gironi della Champions League. A pochi giorni dalla fine del mercato, esponevamo i nostri dubbi e proponevamo alcuni “suggerimenti” alla Società sul da farsi per rinforzare la squadra. Esponevamo in quella occasione uno striscione in cui chiedevamo alla Società di intervenire sulla difesa e sul centrocampo e di evitare l’acquisto, evidentemente inutile, di Matri. La risposta del dott. Galliani ai microfoni delle TV era stata trasparente e inequivocabile: non sono i tifosi a fare mercato e chi protesta è solo una piccola minoranza. A oggi i fatti parlano chiaro, Matri a gennaio è stato ceduto per la sua inutilità, e ancora più inutili movimenti di mercato sono stati fatti (male) su difesa e centrocampo. La storia del Milan è sempre stata costellata di grandi campioni e budget smisurati in termini di mercato, e per certi personaggi era una pacchia portare a casa i “fenomeni”.
Oggi invece la storia è cambiata e la ristrettezza economica ha portato a un mercato fatto di pochi fondi… palesemente mal gestiti. Ci chiediamo, per esempio, come sia stato possibile mandare via Ambrosini che, oltre a essere il capitano, era una voce forte nello spogliatoio; e ancora di più ci chiediamo come sia stato possibile svincolare Pirlo per non concedergli un triennale alle sue condizioni… a fronte poi di un ingaggio oneroso come quello di Honda due anni dopo. Troppi mezzi giocatori spacciati per campioni, troppi giocatori finiti che vengono portati al Milan solo perché hanno un nome in grado di quietare la piazza. Oggi i risultati di questa politica scellerata sono davanti agli occhi di tutti, il Milan naviga a 37 punti dalla prima in classifica ed è fuori da tutto! Bene, siccome qualcuno si è preso tempo fa la responsabilità di zittirci, si prenda ora la responsabilità di questa disfatta e si faccia da parte.
Forse che l’ondata di novità portata dall’ingresso di Barbara Berlusconi al Milan ha fatto tremare qualcuno? Qualcuno che invece di creare una rete di osservatori e un settore giovanile all’altezza era impegnato a fare affari con i soliti procuratori che ormai sembrano di casa in questa Società? La risposta a tutti i mali, dal 2007 a oggi, è sempre stata una: “Siamo il Club più titolato al mondo”. E dietro a questa risposta si giustificavano insuccessi e cessioni eccellenti, si costruivano squadre fatte di giocatori strapagati malgrado il dubbio valore, si faceva beffa di chi per questi insuccessi soffriva davvero, i tifosi del Milan. Veniamo ora alla squadra, composta da pochi seri professionisti, attorniati da una schiera di strapagati inutili giocatori, che hanno come primo pensiero quello di mettere foto da idioti sui social network e di prenotare un tavolo per la bella serata in discoteca. Simili sterili personaggi, che si sentono forse grandi campioni, ma che in campo poi dimostrano di valere poco o nulla, è il caso che decidano di cambiare aria, e di lasciare con un minimo di dignità questa squadra. I rimproveri evidentemente non sono serviti e l’ambiente è ormai saturo. Siamo stufi delle prese per il culo di ragazzini viziati e pseudo campioni. Prendessero esempio da veri professionisti come Montolivo, Bonera, Abbiati, Kakà, Abate, De Sciglio, De Jong, Poli, Pazzini, per citarne alcuni. Auspichiamo che il nuovo Mister Seedorf prenda seri provvedimenti contro questi elementi che non hanno più alcuna giustificazione. Aspettiamo tutto il popolo rossonero davanti all’entrata dei Box domenica prima di Milan-Parma per esprimere tutti insieme il nostro dissenso. Sono anni che sentiamo lamentele, ora anche voi dimostrate di amare davvero questa squadra e affiancateci in questa giornata di protesta!”