L’ufficialità è finalmente arrivata: Fernando Torres è di nuovo un giocatore dell’Atlético Madrid. El Niño, infatti, ritorna nella sua Madrid, dove i Colchoneros lo lanciarono nel calcio che conta. L’ormai ex Milan passa ai biancorossi con un prestito di 18 mesi grazie allo scambio con Alessio Cerci. Per l’ex Torino, tuttavia, non c’è ancora l’ufficialità, ma l’ala della Nazionale dovrebbe firmare stasera a Milano il suo nuovo contratto.
Fernando Torres, come annunciato già dal club campione di Spagna in carica, ritorna a casa. Un acquisto che fa felice tutti: in primis proprio lo spagnolo, che pensava “di essere importante per il Milan, ma l’allenatore ha scelto altri” e che “il sogno di tornare all’Atlético diventa realtà”.
D’altra parte, ad essere contenti sono anche le due tifoserie. I milanisti abbracciano con 4 mesi di ritardo Alessio Cerci, il cui acquisto in estate sfumò per l’elevata richiesta da parte del presidente Urbano Cairo, e salutano, senza troppi dispiaceri, lo spagnolo, arrivato come erede di Balotelli ma che si è rivelato poi un flop. Torres era arrivato a Milano proprio per rilanciarsi dopo le sfortunate stagioni al Chelsea. Tuttavia, El Niño non è riuscito ad esprimersi nel modulo di Pippo Inzaghi, che ha preferito (giustamente, visti poi i risultati) impiegare Ménez come prima punta. Per Torres solo un goal all’attivo contro l’Empoli, un goal che aveva acceso le speranze dello spagnolo e dei tifosi del Milan. Infine, i tifosi dei Colchoneros sono euforici per il ritorno del bambino prodigio che ha fatto sognare l’altra sponda di Madrid. Con il suo ritorno, i biancorossi sperano di riavere il Fernando degli anni passati, e non il Fernando degli ultimi tempi.
Per Alessio Cerci, invece, manca ancora l’ufficialità, ma l’ex granata ha dichiarato, tramite il suo profilo Twitter, di non vedere l’ora di essere a Milano per le visite mediche e la firma, che dovrebbe arrivare in serata.
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