![Milan Fashion week: dalle passerelle allo street style Milan Fashion week: dalle passerelle allo street style](http://m2.paperblog.com/i/318/3182833/milan-fashion-week-dalle-passerelle-allo-stre-L-_ndAN9.png)
La fashion week milanese volge al termine e tra una sfilata ed una foto delle modelle più famose Andreaswag vi scrive per giudicare i punti di forza e gli scivoloni delle nuove collezioni presentate per l'occasione. E' bene procedere per gradi, indicando innanzitutto le collezioni e gli stili più ricercati e riusciti della settimana della moda per poi passare ai grandi flop, con la modestia di chi è pronto a ricevere le dovute critiche.
Al primo posto svetta il maestro Giorgio Armani che ,con Emporio Armani, ha incantato tutti con la sua collezione ricca di forme geometriche e di colori in cui la lana si alterna al velluto in un gioco d'artista, ben architettato. Gli accessori non si lasciano facilmente dimenticare, ben abbinati alle maglie e agli abiti presentati in passerella.
![Milan Fashion week: dalle passerelle allo street style Milan Fashion week: dalle passerelle allo street style](http://m2.paperblog.com/i/318/3182833/milan-fashion-week-dalle-passerelle-allo-stre-L-IeWmKs.png)
Prada ci ospita nella sua nave, con la collezione in stile mariniére in cui la tradizione si associa alla sovrapposizione di tessuti e modelli, di colori e gradazioni, stringivita e piccole borse passepartout. Da segnalare anche le calze di lana , lo stendardo della femminilità, alternate alle lace-up shoes, richieste dalle trend setter di tutto il mondo.
![Milan Fashion week: dalle passerelle allo street style Milan Fashion week: dalle passerelle allo street style](http://m2.paperblog.com/i/318/3182833/milan-fashion-week-dalle-passerelle-allo-stre-L-XeqtKO.png)
Lo Street style è sempre più ricco di modelle, giornaliste e fashion blogger, che si fanno notare per abbinamenti unici da riproporre in chiave soft adattandoli allo stile di ogni donna: la maxi skirt firmata Patrizia Pepe arricchisce il look della fashion blogger Giulia Bruni; iconica la new entry di casa Gucci , dionysus, insieme al velluto e ad un paio di lace up; la modella Alanna Arrington stupisce con la semplicità di un outfit illuminato dal colore degli occhiali da sole; la fashion blogger Chiara Ferragni spicca per il suo abito n. 21 abbinato ad un paio di Dior vintage, dal mood un po' rock, un po' retrò.
![Milan Fashion week: dalle passerelle allo street style Milan Fashion week: dalle passerelle allo street style](http://m2.paperblog.com/i/318/3182833/milan-fashion-week-dalle-passerelle-allo-stre-L-CfumH5.png)
Passiamo alle cose che non mi sono piaciute affatto: l'allure commerciale che aleggia sulla collezione di Angelo Marani richiama alla mente capi già visti, abbinamenti già esplorati, insomma una presentazione poco originale e adatta alla ragazze di giovane età; le sovrapposizioni sono il nuovo must ma eccedere non è sempre una buona idea ed Etro, famosa per il suo motivo paisley, ci ha dato la dimostrazione palese di questa grande verità; un altro grande punto interrogativo si scorge sulla testa di Jeremy Scott, direttore creativo della maison Moschino, conosciuta ai più, ormai, per l'eccentricità delle collezioni presentate in passerella e per l'attitudine di Jeremy Scott per la mise en scène, che si è distinto con una performance "di fuoco" molto attenta allo show e un po' meno agli abiti; infine come non citare MSGM diretta da Massimo Giorgetti, che delude per la sua mancanza di innovazione, proponendo maxi-coat tempestati da macro-pois visti e rivisti anche all'interno delle grandi catene di "fast-fashion".
![Milan Fashion week: dalle passerelle allo street style Milan Fashion week: dalle passerelle allo street style](http://m2.paperblog.com/i/318/3182833/milan-fashion-week-dalle-passerelle-allo-stre-L-q_0oNR.png)
Nonostante i flop la settimana della moda è e rimane una delle espressioni più significative della moda italiana in cui gli stilisti fanno a gara per presentare le proprie collezioni, attirando visitatori e curiosi da tutto il paese e , anche, dal mondo; le critiche quindi servono a tutti e anche a chi, ormai, ha presentato troppe collezioni e non ha più lo sprint di cui godeva all'inizio della propria carriera; il consiglio è quello di puntare alla semplicità, riscoprendo i valori del vero Made in Italy.