di Andrea Vigneri
Il cappello e la pelliccia mi hanno riportato subito alla mente gli anni ’70 e l’immagine di Maria Schneider in “Ultimo tango a a Parigi”, ispirazione che nell’ultima collezione Gucci, si fonde con il glamour anni ’40 e un gusto per gli abbinamenti insoliti spiccatamente dei giorni nostri. Il giallo con il viola, il viola con il rosso porpora, il rosso porpora con il verde. I detrattori di Frida Giannini che le rimproveravano eccessiva semplicità si dovranno ricredere!
Pantalone, gonna o abito non importa: la vita è molto alta. Il collo è sempre fasciato: le bluse sono annodate a fiocco e i cappotti hanno ampi colli di pelliccia. La lunghezza da preferire per il giorno è sotto il ginocchio, mentre per la sera ecco apparire lunghi abiti con profonde scollature e trasparenze, impreziositi da fitte applicazioni di fiori che profumano della seduzione di un rigoglioso giardino proibito.
Gli accessori ovviamente fanno la differenza: dimenticate la maxiborsa delle stagioni precedenti, la vanitosa donna Gucci ama la stravaganza e ne indossa due più piccole, ma di pelli preziose. Immancabile il cappello e decisamente dandy il dettaglio dell’ anello al mignolo (già visto nella collezione maschile). La cintura sottilissima è un passepartout ( perfetta sui cappotti come sugli abiti da sera) e personalizza il look. I tacchi sono vertiginosi e sottili.
Photo: Vogue.it