La Milan Games Week di quest’anno ci ha presentato un buon assortimento di videogiochi indie, tanto per computer e console quanto per il mondo del mobile
La quinta edizione della Milan Games Week non è stata interessante solo per le conferenze, i giochi tripla A e le nuove tecnologie, come già illustrato in un altro articolo, ma anche per l’universo degli sviluppatori indipendenti, che hanno avuto a disposizione uno spazio interamente dedicato a mostrare e pubblicizzare le proprie creature.
Un minestrone di indie, ma sarà buono?
Sono più di venti i titoli indie messi in vetrina quest’anno, distribuiti per la maggior parte in uno stand di fronte alla saletta per gli addetti stampa, il che fa pensare che la scelta della location non sia stata del tutto casuale. I generi proposti ricalcano gli stereotipi tipici della categoria indie, spaziando dai brawler da giocare in LAN, ai platform, fino ad arrivare a qualche titolo strategico e numerosi prodotti per il mobile. È, senza dubbio, bizzarra la scelta che hanno compiuto molti sviluppatori nell’affidare i finanziamenti dei propri titoli al sito italiano di crowfunding Eppela, invece che a Kickstarter, da pochi mesi sbarcato anche in Italia. Infatti, se è vero che Eppela può dare maggiore spazio in homepage a questi titoli, è anche vero che ha un pubblico ben più ristretto di Kickstarter e, soprattutto, limitato ai parlanti della lingua del Bel Paese, non certo famoso per la propria tradizione di crowfunding. Nonostante ciò, c’era una piacevole aria di ottimismo fra gli sviluppatori e l’area espositiva non ha mancato di essere sommersa da persone in alcuni momenti, come d’altronde il resto della Milan Games Week.
Un ritorno al passato…
C’è una cosa che accomuna buona parte dei titoli indie esposti alla Milan Games Week 2015: una palese tendenza a rielaborare ciò che ha offerto di buono il passato. Possiamo prendere come esempio Empires Apart, titolo in corso di sviluppo da DESTINYbit, che si ispira piuttosto fedelmente a quella pietra miliare degli RTS che è Age of Empires II, cercando di modernizzarne alcune meccaniche di gameplay, ma mantenendone inalterati i fondamenti. Altro efficace esempio si ritrova nel The Wardrobe dei C.I.N.I.C. Games, avventura grafica disegnata a mano che omaggia i grandi capostipiti di questo genere, dai titoli della tristemente defunta LucasArts (lo scheletrico protagonista non può non far venire in mente Manny Calavera di Grim Fandango) ai vari Gabriel Knight, con tanto humour e una, forse sin eccessiva, quantità di riferimenti alla cultura pop degli ultimi trent’anni. C’è chi, invece, riprende il passato sotto un punto di vista più stilistico, come gli Studio MDHR con il loro Cuphead, forse il titolo indie più quotato di questa Games Week. Si tratta di un frenetico action platform a scorrimento laterale il cui comparto grafico è fedelmente ispirato ai cartoni animati degli anni ’30, con il protagonista che non è altro che un Topolino della Disney con una tazza al posto della testa. I combattimenti e la trama si prospettano eccezionali, in questo prodotto che ha un gusto squisitamente retrò.
Cuphead, uno degli indie più apprezzati dal pubblico della Milan Games Week 2015.
Altri due titoli interessanti che condividono fra loro il genere brawler sono Hyperdrive Massacre, dei torinesi 34BigThings, e Five Minutes Rage, degli Indomitus Games. Il primo è un ibrido fra Altitude e Geometry Wars in cui i protagonisti sono degli autoveicoli volanti armati fino ai denti, il tutto contornato da un vibe anni ’80 alla Hotline Miami, mentre il secondo assomiglia molto a un Duck Game in cui si può giocare a pallacanestro, anche se è un po’ presto per dirlo, essendo lo sviluppo ancora agli inizi. Infine troviamo Cast of the Seven Godsends, dei Raven Travel Studios, un discreto run ‘n gun platform che ricalca gli arcade classici del calibro di Ghost ‘n Goblins e Castlevania, ma con un’estetica più ispirata ai JRPG, e Die Young, sviluppato dal team interno di Indie Gala, un survival in prima persona dotato di un’ottima grafica, ma che nella versione proposta alla Games Week non si distingueva molto da titoli simili già sul mercato, come Dying Light e Ark: Survival Evolved.
…ma l’originalità non manca!
Alcuni sviluppatori, invece, hanno tentato la perigliosa ma ambiziosa strada dell’originalità, tentando di portare alla Milan Games Week 2015 una ventata di freschezza. I risultati sono decisamente buoni: i Picaresque Studio ci propongono un interessante ibrido fra gioco di ruolo, strategia in tempo reale e strategia a turni, intitolato Nantucket. Vestendo i panni dell’Ishmael dal Moby-Dick di Melville, dovremo reclutare una ciurma, navigare i Sette Mari su una bellissima carta nautica ottocentesca e dare la caccia ai cetacei che spaventavano tanto il volgo dell’epoca, fino a confrontarci personalmente con il “leviatano bianco”. Il gameplay della versione pre-alpha sembra decisamente complesso e intrigante e il comparto grafico è semplice, ma molto evocativo: un titolo da tenere d’occhio. Molto piacevole anche la presenza di un twin-stick action shooter, genere non più molto in voga se si esclude l’ottimo Assault Android Cactus, intitolato The Steampunk League e sviluppato da DiXidiasoft. L’ambientazione è facilmente intuibile dal titolo e la trama vede due grandi inventori di inizio secolo scorso, Nikola Tesla e Thomas Edison, darsele di santa ragione, finché il primo non decide di assoldare un gruppo simile a quello de La Leggenda degli Uomini Straordinari per farla finita. Un prodotto divertente, che potrebbe diventare molto interessante una volta terminato lo sviluppo.
Novità in movimento
Numerosi anche i titoli indie mobile presenti alla Games Week di quest’anno: da puzzle platform con meccaniche più tradizionali, come l’allegro Song of Pan dei Balzo e l’evocativo e buffo The Beggar’s Ride dei Bad Seed, troviamo anche titoli come A.R. Warriors, sviluppato da aCrm NET, un gioco di sfide fra mostri, con un combat system uguale a quello dei titoli Pokémon, in cui vedremo i nostri grotteschi famigli comparire nei luoghi in cui punteremo la videocamera. Inoltre, per catturare creature nuove dovremo uscire di casa e andare in location vicine debitamente segnate sulla mappa grazie alla tecnologia della geolocalizzazione. Il titolo mobile più esplosivo, tuttavia, è senza dubbio il Bacterica di Paolo Bragonzi, un gioco che ad una prima occhiata può sembrare clone di Candy Crush, ma che si rivela essere non solo decisamente originale in termini di meccaniche, ma anche altrettanto addictive. Insomma, un prodotto che ha veramente il potenziale per sfondare.
Non rimane che augurarci che la Milan Games Week dell’anno prossimo sia ancora più feconda di titoli indie interessanti e che tutti quelli visti quest’anno riescano ad arrivare con successo al grande mercato!
Bacterica è senza dubbio il titolo indie mobile con più potenziale della Milan Games Week 2015
Tags:A.R. Warriors,Bacterica,Cast of the Seven Godsends,Cuphead,Empires Apart,Eppela,Five Minutes Rage,games week,Hyperdrive Massacre,indie,kickstarter,milan games week 2015,Nantucket,platform,Song of Pan,strategia,The Beggar's Ride,The Steampunk League,The Wardrobe Next post