Ha parlato Barbara Berlusconi, la figlia del Cavaliere, ha parlato delle differenze sul calcio europeo con quello italiano.
Lady B, ammette che un paese come la Germania e’ un esempio da prendere in considerazione, mentre sul calcio d’oggi dice:
Sul rapporto del calcio europeo a confronto a quello italiano:
”Si è sottovalutata la concorrenza europea che, stagione dopo stagione, ha guadagnato quote di mercato, sottraendo ai nostri club importanti porzioni di ricavi. Nel 2000 3 delle prime 5 società d’Europa per fatturato erano italiane. Oggi siamo molto più indietro. Il modello del calcio futuro è inevitabilmente un mix di successi sportivi e capacità di ottenere risultati commerciali, finanziari e manageriali. E i risultati migliori sul campo vanno proprio chi è stato capace di dotarsi di una struttura e di efficienti strategie commerciali. Un esempio di paese virtuoso è la Germania che, con stadi di proprietà e ricche sponsorizzazioni, senza fare follie ha creato un sistema virtuoso, un esempio da imitare. Conti in ordine, stadi pieni, sviluppo delle attività commerciali e tanti giovani in campo. Dobbiamo sempre ricordarci poi che il calcio non è un business solo per chi guadagna milioni di euro, ma anche per i tanti posti di lavoro che crea“.
Sul calcio di oggi:
“Ha un giro d’affari che genera, nel nostro paese, un indotto di circa 8 miliardi di euro. Ma soprattutto produce, per lo Stato, introiti per più di un milione di euro. Per questo, e per il valore sociale nei confronti di 40 milioni di appassionati, non si può far finta che sia un intrattenimento come un altro. Per il Milan l’obiettivo è quello di ingaggiare giovani talenti prima che diventino top player e prima che il loro costo sia, per noi, difficile da sostenere. Aumentare i ricavi, poi, è una sfida per noi centrale. Solo così potremmo autofinanziarci, migliorare le strutture e permetterci qualche top player in più. Una sfida che darà i primi risultati nel medio periodo, non prima di tre anni”.