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Milan-Napoli 1-1

Creato il 21 marzo 2010 da Antonoce
Milan: Abbiati, Oddo (14' st Antonini), Thiago Silva, Favalli, Zambrotta, Flamini, Pirlo, Seedorf (35' st Huntelaar), Pato (14' pt Mancini), Ronaldinho, Inzaghi. A disp. Dida, Kaladze, Abate, Gattuso. All. Leonardo
Napoli: De Sanctis, Grava, Cannavaro, Rinaudo, Campagnaro, Maggio (39' st Dossena), Gargano, Pazienza, Hamsik (42' st Denis), Quagliarella (31' st Cigarini), Lavezzi. A disp. Iezzo, Zuniga, Rullo, Bogliacino. All. Mazzarri
Arbitro: Bergonzi di Genova
Marcatori: 13' pt Campagnaro (N), 26' pt Inzaghi (M)
Note: ammoniti Cannavaro, Flamini, Grava, Ronaldinho, Gargano
Il Napoli tiene botta, ferma il Milan, e resta tutto invariato nella lotta scudetto.
Il Napoli c’è, è una squadra di tutto rispetto, ormai non lo si può negare, ma manca ancora la cattiveria giusta per essere definitivamente grandi. Quella rabbia che ti permette di sfruttare al massimo le occasioni offensive, quella rabbia che ti permette di dosare le forze nei momenti di difficoltà, pur tenendo testa agli avversari, quella rabbia che ti consente di venir fuori in maniera decisiva proprio nei momenti più difficili, quella rabbia che ti consente di vincere partite come quella tra Napoli e Milan.
Il Milan è andato più vicino al successo, se si vede il secondo tempo, in cui la difesa azzurra, compreso il portiere De Sanctis, si sono superati, mentre nel primo tempo è stato solo Napoli, solo Lavezzi, con la squadra capace di mettre in difficoltà, sul proprio campo, una sqaudra come quella rossonera.
Per la prima volta, dato che preoccupa, abbiamo visto la squadra azzurra in affanno sotto il profilo fisico, subire gli attaccanti del Milan che saranno pur bravi, ma non sono certo dei fulmini di guerra. Questo dato si rivelerà preoccupante considerato che giovedì si rprende a giocare, e contro la Juve, un’avversaria non certo delle più agevoli. Potrebbe fare la differenza il clima partita che in questa gara speciale si crea sempre.
Nel frattempo, possiamo dire che il Napoli c’è, sa soffrire, e non si può parlare di crisi vera e propria. Certo, con un po’ di fortuna in più e con la cattiveria giusta, si segneranno molti più gol e si vinceranno più partite. La classifica non è compromessa, ma adesso è tempo di dare tutto quello che si può dare, e forse anche quello che non si ha.

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