Milan: per Inzaghi stagione finita. Ma Pippo non si arrende!!!

Creato il 12 novembre 2010 da Juveincampo

La risonanza magnetica effettutata ieri ha confermato la lesione al legamento crociato ed al menisco del ginocchio sinistro per Filippo Inzaghi. Il peggio è stato confermato e per Pippo la stagione è finita. Comunicato ufficiale A.C.Milan:

"L’ A.C. Milan comunica che il giocatore Filippo Inzaghi questa mattina è stato sottoposto a risonanza magnetica rossonero- che ha documentato lesione del legamento crociato anteriore associata a lesione del menisco esterno del ginocchio sinistro. Dopo un consulto specialistico con il dottor Piero Volpi si conferma indicazione a trattamento chirurgico. Alexandre Pato sosterrà esami medici nella giornata di domani".
"Non mi arrendo....!"


«Io non mollo. Farò di tutto, credetemi, perchè non sia finita. E lo farò anche grazie alla vostra forza e alla vostra energia»«La vita e il calcio sono così - esordisce Inzaghi nel messaggio rivolto ai tifosi pubblicato sul sito del Milan -. Un minuto prima giochi e lotti, un minuto dopo ti tieni il ginocchio fra le mani. Ed è un minuto dopo che ti guardi attorno. E io attorno a me ho tutti voi. Grazie. Mi avete emozionato tutti - continua l'attaccante -, la società, il mister, i miei compagni di squadra, i miei tifosi. Io guardo voi e voi abbracciate me. In fondo al vostro cuore lo sapete, come lo so io, che è dura, ma io non mollo. Farò di tutto, credetemi, perchè non sia finita. E lo farò anche grazie alla vostra forza e alla vostra energia».

Medici ottimisti:

«Io sono ottimista sulla possibilità di recupero, le tecniche moderne danno ottimi risultati - spiega l'esperto - e l'età del giocatore non è influente, trattandosi di atleti professionisti. Certo, per un recupero completo ci vorranno almeno cinque o sei mesi, perché bisogna dare al nuovo tendine la possibilità di attecchire......

Intervento non difficile:

«Si prende un tendine da un altra parte del corpo del giocatore, e lo si inserisce al posto di quello rotto - spiega - l'importante è che si mantenga l'isometria, vale a dire che il legamento nuovo deve avere la stessa posizione di quello vecchio».

Secondo Schiavone Panni, la miriade di infortuni a cui vanno incontro i calciatori negli ultimi tempi è dovuta al "troppo lavoro" a cui vengono sottoposti:

«È aumentato a dismisura il numero delle gare, e vengono richieste prestazioni sempre maggiori, e non c'è tempo per allenare quei riflessi che servono proprio ad evitare gli infortuni - spiega l'esperto - i carichi di lavoro fanno sì che le masse muscolari aumentino a dismisura, basti pensare al fisico di un calciatore di 30 anni fa, e sollecitino sempre di più i legamenti».


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