La risonanza magnetica effettutata ieri ha confermato la lesione al legamento crociato ed al menisco del ginocchio sinistro per Filippo Inzaghi. Il peggio è stato confermato e per Pippo la stagione è finita. Comunicato ufficiale A.C.Milan:
"Non mi arrendo....!"
«Io non mollo. Farò di tutto, credetemi, perchè non sia finita. E lo farò anche grazie alla vostra forza e alla vostra energia»«La vita e il calcio sono così - esordisce Inzaghi nel messaggio rivolto ai tifosi pubblicato sul sito del Milan -. Un minuto prima giochi e lotti, un minuto dopo ti tieni il ginocchio fra le mani. Ed è un minuto dopo che ti guardi attorno. E io attorno a me ho tutti voi. Grazie. Mi avete emozionato tutti - continua l'attaccante -, la società, il mister, i miei compagni di squadra, i miei tifosi. Io guardo voi e voi abbracciate me. In fondo al vostro cuore lo sapete, come lo so io, che è dura, ma io non mollo. Farò di tutto, credetemi, perchè non sia finita. E lo farò anche grazie alla vostra forza e alla vostra energia».
Medici ottimisti:
«Io sono ottimista sulla possibilità di recupero, le tecniche moderne danno ottimi risultati - spiega l'esperto - e l'età del giocatore non è influente, trattandosi di atleti professionisti. Certo, per un recupero completo ci vorranno almeno cinque o sei mesi, perché bisogna dare al nuovo tendine la possibilità di attecchire......
Intervento non difficile:
«Si prende un tendine da un altra parte del corpo del giocatore, e lo si inserisce al posto di quello rotto - spiega - l'importante è che si mantenga l'isometria, vale a dire che il legamento nuovo deve avere la stessa posizione di quello vecchio».
Secondo Schiavone Panni, la miriade di infortuni a cui vanno incontro i calciatori negli ultimi tempi è dovuta al "troppo lavoro" a cui vengono sottoposti:
«È aumentato a dismisura il numero delle gare, e vengono richieste prestazioni sempre maggiori, e non c'è tempo per allenare quei riflessi che servono proprio ad evitare gli infortuni - spiega l'esperto - i carichi di lavoro fanno sì che le masse muscolari aumentino a dismisura, basti pensare al fisico di un calciatore di 30 anni fa, e sollecitino sempre di più i legamenti».