Ingredienti: per 8 persone
farina bianca g 200
burro g 150
zucchero semolato g 100
fecola di patate g 50
un uovo e un tuorlo
vanillina
sale
Il Natale è tempo di biscotti. Tra i più amati ci sono sicuramente i Mailänderli (in italiano Milanesini) che non mancano proprio mai in un vassoio di biscotti natalizi. Sono dei delicati biscottini di simil-frolla al limone e, nonostante il nome faccia pensare altrimenti, sono un’invenzione tutta svizzera conosciuta soprattutto nella Svizzera tedesca.
Il fatto curioso è che non si sa come mai questi biscottini siano stati chiamati così, perchè in realtà i Mailänderli non hanno niente a che fare con Milano.
Gli svizzeri adorano i biscotti, e sotto Natale ci si può davvero sbizzarrire, trovando dolcetti di tutti i tipi e per tutti i gusti.
Preparazione: 30’
- Montate il burro, morbido e a pezzetti, con lo zucchero semolato e con un pizzico di sale, finché sarà gonfio e spumoso.
- Incorporatevi allora l'uovo intero e il tuorlo; setacciate insieme la farina, la fecola e la vanillina e unite anch'esse, con delicatezza, all'impasto.
- Mettetelo in una tasca da pasticcere con bocchetta spizzata e disponetelo a esse e a roselline sulla placca del forno coperta di carta speciale, distanziando i biscottini perché in cottura si gonfiano.
- Infornateli a 170° per circa 12' e serviteli freddi.
Quanto nutre una porzione: 313 calorie.
Vino consigliato: Moscato Passito di Pantelleria.
Il Moscato di Pantelleria è un vino a DOC. che può essere prodotto esclusivamente nell'Isola di Pantelleria in provincia di Trapani.
Il Moscato di Pantelleria (sinonimo Zibibbo) è prodotto con la cultivar Moscato d'Alessandria, come tutti i moscati ha aromi tipici di moscato, dovuti principalmente a alcuni terpeni, di cui il linalolo è in questo vino il maggior rappresentante; se ne può avere un'idea anche masticando l'uva Italia e ponendo attenzione all'aroma retrolfattivo che si sprigiona.
Capo Zebib sembra sia il luogo di origine, di fronte Pantelleria in Africa, che rimanda ad un'importazione araba. Le fonti, a tal proposito, sono il Mendolia. Altre fonti, il Salomon, individuano l'origine in Alessandria d'Egitto da dove il nome di Moscato d'Alessandria.
Il Cupani per primo cita lo Zibibbo di Sicilia nell'anno 1696, ma c'era chi molto prima sottolineava il fatto che gli arabi chiamassero tale tipo di vite Zibibi. Il Nicosia vede nel M.d'A. una varietà di vite ideale per le pergole (1735).
Se nell'Ottocento lo Zibibbo era diffuso a Pantelleria fu di certo il Novecento a sancire l'exploit infatti è di questo periodo una produzione di poco inferiore agli 80.000 q.li di uva e poco meno di 15.000 hl di vino moscato (Scarponi). Tale cultivar tuttora continua ad essere la prima nella realizzazione di nuovi impianti.
È un vino da servire ad una temperatura di 10-12 gradi in bicchieri a tulipano medio piccoli ed è preferibile abbinarlo a formaggi erborinati accompagnati da confetture ottenute dal medesimo vino o dolci da forno, paste di mandorla, cannolo siciliano, cassata siciliana e anche gelati al pistacchio o alla ricotta; abbinamento più ardito può essere con il foie gras.
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