Foto by IBD
Abbiamo avuto l’occasione, e la fortuna, ieri sera , di poterci immergere in un’atmosfera assolutamente fuori dall’ordinario.
Un piccolo angolo fuori da ogni tempo eppure congiungimento necessario di ogni attimo e anno e secolo, passato e presente.
Da ieri fino al 5 dicembre, resteranno aperte le porte del Milano 1909, l’esclusivo e bellissimo club ideato da Chivas Reagal (www.millenovecentonove.it).
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Siamo rimasti sbalorditi dal club, che incarna pienamente l’ambiente di un circolo riservato (a cominciare dal nostro ingresso dove un’elegante signorina in abito nero, maschile, ci ha fatto accomodare elargendo modi discreti e un sorriso di benvenuto sincero) e allo stesso moderno.
Riproponendo il classico del Regno Unito, con i tre camini accesi, le poltrone e poltroncine, gli ampi tavoli, Chivas ha però creato una commistione con il moderno, con il “più recente”, intersecando piccole suppellettili o mobili che richiamano anche ai favolosi anni ’30 americani. Tra libri sullo stile (tra cui il bellissimo “I’m dandy” dove campeggia l’amico Massimiliano Mocchia di Coggiola) e l’eleganza, vecchi numeri del New Yorker si può perdere la dimensione del reale e del tempo, lasciandosi andare alle proposte della più che nota distilleria (dal 12 anni fino al ROYAL SALUTE 21yo., passando dal Glenlivet, il Longmorn e altre stupefacenti intuizioni degustative come il brandy Ararat e molto altro ancora).
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Dopo un breve dibattito sui modi e la “sopravvivenza” del gentleman oggi, si è continuato con musica dal vivo e con l’aspetto più conviviale in un clima di assoluta rilassatezza e di dispersione di ansie o nevrosi.
Meraviglioso, per concludere, il packaging per il Chivas Reagal 12, una limited edition by Patrick Grant-Norton & Sons Savile Rowe, dove sui quatto lati della box in metallo, campeggiano quattro “figurini” senza volto dal doppiopetto allo smoking. Interessantissima l’idea di rendere al tatto la texture dei tessuti.
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Questo club merita di essere visitato per le enormi potenzialità che dimostra sin dall’ingresso e soprattutto per il senso di appagamento che offre, già da ora però lanciamo il nostro personalissimo appello: Non chiudete il 5!
Buona scelta
IBD
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