MILANO. Come l'Italia verde sconfigge la crisi. La mostra di Coldiretti ad EXPO apre la settimana dela biodiversità
Creato il 18 maggio 2015 da Agipapress
MILANO. Dagli
agridetersivi realizzati con prodotti dell’orto per non
inquinare agli "agrivestiti" cuciti su misura partendo da
tessuti e colori naturali e gli ecofunghi
prodotti su fondi di caffè fino al prato pret-a-porter da srotolare
in ogni occasione per assicurarsi senza il minimo sforzo del verde per
esclusivi terrazzi.
E’ solo un piccolo assaggio dell’innovazione Made in
Italy che sconfigge la crisi e aiuta il Pianeta,
in mostra all’Expo nel Padiglione Coldiretti, (ingresso sud, inizio del
Cardo sul lato opposto all’albero della vita), per iniziativa di
Coldiretti ed Univerde.
Una mostra che rimarrà aperta per
tutta la settimana della biodiversità che si concluderà nella giornata mondiale del 22 maggio.
“Si tratta di esperienze che evidenziano la
grande creatività che offre il settore agricolo alla innovazione Made in
Italy per battere la crisi ma anche per vincere le grandi sfide
ambientali che sono al centro delle riflessioni di
Expo" ha affermato il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel
ricordare che “l’agricoltura ha fatto registrare un incremento record
del 7,1 per cento nel numero di occupati nell’ultimo trimestre del 2014,
che è dieci volte superiore al valore medio
totale di tutti i settori. Una situazione che – ha precisato Moncalvo -
evidenzia la dinamicità del settore anche grazie ad una rinnovata
capacità di attrarre le nuove generazioni perché consente di esprimere
grande creatività a contatto con la natura.
Lo
dimostra l’arrivo dei primi agridetersivi che - sottolinea la
Coldiretti – sono interamente realizzati con le piante, dalle quali
vengono estratte tutte le sostanze utili. La gamma
è ampissima: si va dal detersivo per lavastoviglie a base di alloro,
ortica, limone e rosmarino, con potente forza sgrassante unita alla
presenza dell’aceto che garantisce brillantezza sulle stoviglie, al
sapone da bucato a base di sambuco e carota, che donano
vitalità e morbidezza a tutte le fibre. In più, contiene indaco e
lavanda che garantiscono igiene e freschezza. Questi prodotti sono
ecocompatibili “dentro e fuori”, sono talmente sani per l'ambiente che
addirittura si consiglia di non sprecarli e dopo averli
utilizzati per lavare i pavimenti di riutilizzarli per irrigare piante e
fiori.
Ancora
tra i nuovi prodotti anticrisi c’è il prato “pret a porter” in formato
“tovaglia” dello spessore di 5-6 centimetri da srotolare e adagiare in
qualsiasi luogo dal terrazzino di
casa al tavolino del balcone fino agli spazi condominiali. E’ una vera e
propria manna - sottolinea la Coldiretti – per tutti coloro che, pur
abitando in città, non vogliono rinunciare a un po’ di verde senza fare
troppa fatica. Il tappetino di prato infatti
richiede pochissime cure, basta stenderlo e innaffiarlo una prima volta
e poi resisterà a sole, vento e intemperie, grazie alla presenza di
molte piante particolarmente resistenti e al “Sedum” che cambia colore a
seconda della stagione, passando dal verde
al rosso e al giallo.
Tra
gli innovativi agricoltori - continua la Coldiretti - c’è anche chi
mostra una spiccata sensibilità per le sempre più diffuse allergie
creando in Puglia una vera e propria linea
di agrivestiti ecologici interamente realizzati con tessuti e colori,
biologici, ecologici e naturali. Per la loro realizzazione infatti
vengono utilizzate solo tinture naturali, derivate da estratti di piante
e fiori, tinte a mano, che danno all’abito un
aspetto talvolta non completamente uniforme, ma ancora più naturale.
Fondamentali, nella collezione degli agrivestiti sono anche gli aromi
associati alle stoffe, tenui profumi di rosa, lavanda, vaniglia,
sandalo, mirra e gelsomino, per coccolare i sensi e
dare un ulteriore valore alla “terapia del vestire". Sempre con un
occhio particolare al benessere dei consumatori più esigenti nasce anche
un’intera linea di accessori naturali che utilizza esclusivamente
colori agricoli per tingere scarpe e borse in pelle.
Partendo da documenti storici – sottolinea la Coldiretti – un abile
imprenditore marchigiano ha recuperato la coltivazione di antiche piante
tintorie (guado, reseda, robbia, scotano e mallo di noce). La tavolozza
dei colori ottenuti è davvero vasta, dai rossi,
ai gialli, ai grigi: un turbinio di incredibili pigmenti e coloranti
vegetali in diversi formati, in polvere, liquidi o in pasta. Si parte
dal blu del guado al rosso dorato della buccia di cipolla, fino agli
scarti di pomodoro e carciofi e di tanti altri
prodotti dell’orto che, con abile alchimia, diventano colore allo
stato puro.
Gli
agricosmetici poi fa sapere la Coldiretti, ultimamente hanno
registrato un grande boom. La gamma è molto varia, si va dalla crema
viso allo spumante a quella per le mani e corpo
alla linfa di vite, dalla linea al latte di asina a quella all’olio di
oliva e all’amido di riso a testimonianza che nelle campagne italiane
nascono prodotti e tecniche di wellness ideati dagli agricoltori,
utilizzando le proprietà cosmetiche dei prodotti
agricoli, dal vino all’olio, dalle piante aromatiche al riso.
Ma
la creatività antispreco non ha limiti e allora in Basilicata due
giovani agricoltori della Coldiretti hanno sperimentato con successo la
prima coltivazione di funghi realizzata
recuperando fondi di caffè. Le conoscenze universitarie, la voglia di
emergere e l’esperienza maturata nel corso del tempo in campagna hanno
fatto sì che i giovani lucani cominciassero a studiare il riutilizzo di
un rifiuto tipicamente italiano, presente in
tutte le case e in moltissimi esercizi commerciali, il fondo di caffè.
Dopo varie sperimentazioni e analisi sensoriali sui funghi prodotti con
questo metodo, oggi sono fortemente soddisfatti e possono affermare con
successo di aver fatto di uno scarto da discarica
un vero e proprio tesoro.
Anche
in Puglia da uno scarto, le pale di fico d’india sono riusciti a
ricavare pregiati mobili di design. La fibra di fico d’India che viene
estratta dalle pale ancora verdi, nel pieno
rispetto dei cicli di vita della stessa, attraverso uno speciale
procedimento, meticoloso, in gran parte manuale e completamente
ecologico, senza utilizzo di alcun prodotto inquinante.
E
ancora sempre in Basilicata un ambizioso produttore Coldiretti dopo i
suoi studi universitari, ha individuato un antico canapaio, dove
probabilmente in passato veniva già prodotta,
e mette in coltura 10 ettari di canapa (cannabis sativa), di quelle a
basso contenuto di principio attivo e ad alto contenuto di proprietà
terapeutiche. Dalla coltivazione derivano così un olio incredibile per
le sue potenzialità, da impiegare nella medicina
e nella nutrizione umana, farine e biscotti, pasta e cioccolato; ma anche fibra, tessuti e materiale per la bioedilizia, oltre a pannelli
fonoassorbenti.
E poi c’è chi diventa anche agri wedding planner, come nel caso di una
brillante imprenditrice agricola laziale che nel suo agriturismo,
infatti, organizza splendidi “agrimatrimoni” con
soluzioni utili ed ecocompatibili per il giorno più bello:
dall'allestimento floreale in chiesa o in comune, al pranzo nuziale con
menù a km zero, dal pic-nic organizzato nel verde attrezzato
dell'azienda alla fattoria didattica per intrattenere i bambini
durante l'evento, fino all’originalissima linea di bomboniere
gastronomiche con eccellenti prodotti del territorio ciociaro e rifinite
con lo strame, pianta tipica delle colline laziali.
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