Macao e Milano. Torre Galfa e Palazzo Citterio. Fenomeno mediatico e autogol. Condividiamo la sostanza di ciò che dice Stefano Boeri: “Oggi mi chiedo cosa c’entri tutto questo con l’occupazione di Palazzo Citterio. Mi chiedo perché, invece di accettare la sfida di un dialogo innovativo con il Comune di Milano, si sia deciso di occupare un edificio storico che rappresenta qualcosa di totalmente diverso dalla Torre Galfa”. E ancora di più condividiamo l’obiettivo sue odierne dichiarazioni: “Stiamo lavorando perché Milano diventi la prima città italiana in cui si sperimenti la gratuità per i Musei civici” (fonte: Corriere della Sera). E raccogliamo l’invito di Boeri rivolto a un pubblico non esiguo di professionisti dello spettacolo – con in testa Dario Fo – dell’arte, della cultura negli spazi dell’ex Ansaldo. Ecco i fatti, raccontati da FEDERICAPAOLA CAPECCHI (coreografa) per MAE Milano Arte Expo >>
Venerdì 18 maggio 2012 l’Assessore alla Cultura, Stefano Boeri, facendo seguito alle scelte dell’Amministrazione di cui fa parte, e sollecitato, o forse accelerato nelle azioni, dal fenomeno mediatico Macao, ha aperto alcuni capannoni dell’ex Ansaldo di piazza Bergognone – Via Tortona a molti rappresentanti della cultura, dell’arte, della musica, del teatro, della danza e dell’associazionismo milanese. Tutti invitati direttamente dall’assessorato alla cultura tramite email.
Anche chi scrive ha ricevuto invito diretto. Obiettivo della assemblea pubblica era informare della volontà di far nascere, proprio nell’area dell’ex Ansaldo, l’Officina della creatività, all’interno della quale avrebbe potuto trovare spazio anche l’esperimento Macao. Dinanzi a circa trecento rappresentanti della cultura e dell’arte milanesi, infatti, è stato proposto un un obiettivo più ambizioso del burocratico piano di assegnazione degli spazi abbandonati della città: questa Officina della creatività. A tutte le realtà presenti è stato chiesto di proporre progetti per continuare a dare sempre nuovi impulsi alla vita culturale milanese.L’Assessore Boeri, infatti, dopo aver descritto la struttura e gli edifici dell’ex Ansaldo, i cui spazi oggi sono vuoti e non ancora tutti destinati, ha dichiarato che dal 9 al 19 giugno 2012, per dieci giorni, lo spazio di via Bergognone si trasformerà in un laboratorio per capire cosa fare e come creare insieme l’Officina della creatività: tutti possono presentare i progetti, in modo tale da poter, poi, iniziare a destinare gli spazi. Le modalità e i criteri di questa “destinazione” o “assegnazione” non sono stati enunciati nella serata, ma verranno illustrati nella “dieci giorni” di giugno.
L’apertura a tutte le realtà della cultura e dell’arte milanese, cioè la manifesta volontà di un dialogo diretto e reale, e l’obiettivo, ambizioso, giusto e necessario in una città come Milano, della creazione di uno spazio per l’arte e le arti, pubblico, partecipato e di prestigio, a noi di MAE sembrano gli elementi interessanti e meritevoli di approfondimento. Il resto, come la discutibile scelta di Macao di non partecipare ne’ accettare l’opportunità di confronto, la lasciamo, per ora, alla interpretazione di Dario Fo, che l’ha commentata come ingenuo, immaturo, errore di valutazione e di presunzione.
Dunque, fatti salvi gli spazi destinati alla Carlo Colla e Figli (perché ci auguriamo che Boeri si riferisse a loro, unica e storica compagnia marionettistica milanese cui è stato tolto il magnifico Teatro Gerolamo di piazza Beccaria), quelli destinati al Museo della Interculturalità o Città delle Culture – che sarà pronto nel marzo 2013 – quelli che al momento ospitano le scenografie di Luisa Miller – per l’opera che debutterà il prossimo 6 giugno al Teatro alla Scala – tra i graffiti, le insegne, i marchi, l’ala occupata dalle Poste Italiane e dagli uffici distaccati di Palazzo Marino, in tremila metri quadrati e su due piani, alcuni dei quali già tinteggiati di bianco e agibili, potrebbe darsi la vita di tutta una città che genera creatività, idee, pensiero e cultura? Tra le mura gloriose di un villaggio operaio potrebbero prendere vita virtuose residenze, ospitalità, progetti, riqualifiche architettoniche e di sostanza, reti di lavoro e laboratori permanenti di ricerca? Francamente si stenta a crederlo. Non se ne abbia Boeri. Ma se solo ci fosse una piccola possibilità, che la città, tutti i cittadini, spettatori appassionati (e sono tanti) dell’arte, della cultura e del teatro, e non solo le rappresentanze del settore, siano presenti dal 9 al 19 giugno 2012, in massa!
Questo è il modo: occupare la politica. Non un luogo fisico, ma occupare la politica nel senso di obbligarla alle sue responsabilità e doveri. Occuparsi, di politica! Se l’occasione di dialogo e costruzione è reale, così come di creare un luogo fisico, che possa divenire centro di prestigio, come gli spazi industriali della Ruhr Triennale – Kultur Ruhr GmbH – a Gelsenkirchen, come molte altre realtà internazionali in Francia, in Belgio, in Olanda, questa è la volta di mettere da parte gli individualismi e partecipare. Perché non si tratta di ottenere qualcosa per sé, che è sempre poco utile, ma per la città di Milano e la cultura e l’arte, tutta.
Per questo sarebbe bello che i giornalisti presenti venerdì 18 non si limitassero a parlare della gaffes Macao e della diatriba Torre Galfa: perché si stavano ponendo le basi per un dialogo importante nella città e per la città. Perché all’ex Ansaldo era convenuta molta della rappresentanza culturale e artistica di Milano, molta, soprattutto, di quella che fatica da anni questo universo senza pretendere nulla, senza picchiare i pugni sul tavolo – (solo perché crede che gli atti di forza non debbano appartenere all’arte e alla cultura) – quella che, spesso, ci rimette anche sempre di tasca propria ma, ciononostante, continua a credere, costruire ed elargire qualità e professionalità.
Dario Fo
Nessuno di chi di dovere dell’informazione ha chiesto, ha sollecitato Boeri rispetto a questa “dieci giorni” di giugno, rispetto all’Officina della creatività, se non per brevi dichiarazioni di buon comportamento dell’Amministrazione. E invece, forse, è l’occasione per aprire un vero dibattito pubblico, una vera inchiesta intorno alla cultura e creatività milanese. Per questo sarebbe stato bello che Macao non rifiutasse il confronto e il dialogo, non tanto con l’Amministrazione, ma, soprattutto, con quei trecento veri lavoratori dell’arte, della cultura e dello spettacolo, che i propri nomi (e anche i cognomi) li pronunciano, che la propria storia e professionalità la raccontano, la condividono e la mettono al servizio di tutti, che erano lì – anche per Macao – disposti ad ascoltare, a dialogare e magari anche ad appoggiare (forse non tutti condividendo i modi) i buoni intenti di Macao. Trecento veri lavoratori dell’arte, della cultura, dello spettacolo che, in sostanza, si sono sentiti dire che non contano nulla, che non serve relazionarsi con loro, perché solo Macao è il nuovo, il vero e la vera democrazia partecipata. Pur richiamando a sé tutta la buona volontà e disponibilità, pur adagiando pensieri e dubbi sull’ἐποχή (epoché), per dare spazio e tempo di azione senza preconcetti, è difficile non sentirsi offesi da quel comportamento e da quel comunicato stampa. E non si può che sentirsi consolati dalle parole severe di Dario Fo. Un maestro, un premio Nobel che ha dato tanto a Milano, al teatro, alla cultura, un uomo da cui imparare e da ascoltare.
Un Dario Fo al quale sarebbe giusto assegnare, Assessore Boeri, un teatro, un luogo fisico di prosecuzione (e anche di celebrazione, perché no) della sua arte.
Al 9 giugno 2012, allora! Non manchiamo!
Di seguito l’attuale stato dei luoghi abbandonati di Milano e hinterland. Nei prossimi articoli vi racconteremo anche di esempi di spazi per l’arte e per la cultura pubblici europei e internazionali.
Qui apriamo un dibattito rivolto agli spettatori appassionati, come ci piace chiamarli, coloro che con passione e desiderio seguono, fruiscono la cultura, l’arte, il teatro, la danza. Scriveteci pure cosa vorreste nella vostra città, cosa vi aspettate e cosa vorreste nascesse all’ex Ansaldo ad opera di tutte le rappresentanze culturali e artistiche di Milano.
Federicapaola Capecchi, coreografa.
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Mappatura dei luoghi abbandonati di Milano e hinterland, in continuo aggiornamento:
http://www.temporiuso.org/?page_id=8
CASA A CORTE APERTA
Giardino Robert Baden-Powell
EX SCALO PORTA ROMANA
foto di Chiara Geroldi PROPOSTA DI PROGETTO
SCALO FARINI
foto di Chiara Geroldi
GASOMETRI BOVISA
Via Fusinato
EX DEPOSITO POSTE ITALIANE
Piazzale Lugano
EX SCUOLE IN PIAZZALE ABBIATEGRASSO
PRECARE
PALAZZO RESIDENZIALE
Via Carlo Matteucci
CANTIERE BLOCCATO – EDIFICIO LIGRESTI
Via Federico Confalonieri
EX MONTECATINI
Viale Ortles
TORRE DEI MODELLI
VETRERIE VETROBALSAMO
NEGOZI MONOLUCE PIANO TERRA
negozi chiusi causa cantiere bloccato di Piazza 25 Aprile
SPAZI COMMERCIALI PIANO TERRA
Spazi commerciali e per associazioni in parte vuoti alle “Torri Bianche” di proprietà ALER
NEGOZI MONOLUCE PIANOTERRA
negozi chiusi causa ritardi cantiere MM5 Via Volturno
CAMPI AGRICOLI INCOLTI
PROPOSTE DI PROGETTO
CASCINA NOSEDO
PROPOSTE DI PROGETTO
EX UFFICI
NEGOZI SFITTI Q.RE SANT’ AMBROGIO
NEGOZI SFITTI Q.RE BICOCCA
TORRE GALFA – UFFICI SFITTI
progettata dall’ arch. Melchiorre Bega nel 1959. 109 metri di uffici sfitti
CANTIERE INCOMPIUTO – HOTEL MONDIALI ANNI ’90
Sarà abbattuto l’ecomostro dei Mondiali, l’albero mai finito a Ponte Lambro
EX CASERMA “MERCANTI”
L’ex caserma Mercanti rientra nell’ATU caserma Rubattino
EX FABBRICHE – AREA GASOMETRO
UFFICI SFITTI – PII ARGELATI
UFFICI SFITTI – AREA BREDA
EX UFFICI ALFA ROMEO
SPAZI COMMERCIALI PIANO TERRA
TORRE BREDA-UFFICI SFITTI
EX ISTITUTO MARCHIONDI
PROPOSTA DI PROGETTO
SPAZIO RESIDUALI URBANI – VIA PEPE
PROPOSTA 1 PROPOSTA 2
EDIFICIO IN ABBANDONO
edificio bombardato durante la II° Guerra Mondiale Via della Palla
EX CASERMA MAGENTA ALIQUOTA
edificio parzialmente in disuso Via Lorenzo Mascheroni
EX CASERMA CARROCCIO
edificio parzialmente in disuso Largo Quinto Alpini
CASERMA XXIV MAGGIO
edificio parzialmente in disuso Via Vincenzo Monti
EX CASERMA MONTELLO
edificio parzialmente in disuso
EX EDIFICIO RESIDENZIALE
edificio bombardato durante la II° Guerra Mondiale
EX CINEMA MAESTOSO
Piazzale Lodi
SPAZIO RESIDUALE URBANO
SCALO PORTA GENOVA
parte dei binari è attualmente in disuso
SPAZIO RESIDUALE URBANO
Via Gian Giacomo Mora
SPAZIO RESIDUALE URBANO
Via Santa Marta
SPAZIO RESIDUALE URBANO
Via Torino
EX CINEMA DE AMICIS
Via Caminadella
EX CASERMA MAMELI
Caserma Mameli di 101.000 mq
SPAZI COMMERCIALI STAZIONE CENTRALE
Nonostante la ristrutturazione e il progetto Grandistazioni rimangono molti spazi commerciali sfitti e in degrado tra cui 33.000 mq degli ex magazzini di via Sammartini
UFFICI SFITTI
Via Saverio Mercadante
UFFICI SFITTI PIANO TERRA
Uffici in vendita in via Pierluigi da Palestrina
UFFICI SFITTI
Via Soperga
UFFICI E APPARTAMENTI SFITTI
Viale Brianza
NEGOZIO MONOLUCE SFITTO
Via Cristoforo Gluck
NEGOZIO MONOLUCE SFITTO
Via Ponte Seveso
BAR SFITTO
Via Ponte Seveso
NEGOZIO MONOLUCE SFITTO
Via Fabio Filzi
NEGOZIO SFITTO PIANO TERRA
Via Filzi
STABILE SFITTO
Stabile in completo stato di abbandono in via Fabio Filzi
EX CAPANNONE INDUSTRIALE
Area dismessa in via dei Canzi 11
EX INDUSTRIA ARTIGIANALE
Area totalmente dismessa in via dei Canzi 8 di 33368 mq Fonte: Regione Lombardia
EX CAPANNONE INDUSTRIALE
Via Bistolfi 37
EX MASERATI
Parte dismessa dell’ ex MASERATI.Parte dell’ INNSE è oggi attiva grazie alla lotta dei suoi operai
EDIFICIO DELL’EX SCALO MERCI PORTA ROMANA
Edificio in totale abbandono dell’ex scalo merci di Porta Romana
BINARI DELL’EX SCALO DI PORTA ROMANA
PIAZZALE IN DISUSO DELL’EX SCALO MERCI PORTA ROMANA
EX SCALO FERROVIARIO PORTA ROMANA
Edificio in abbandono nei pressi della stazione di Porta Romana
EX CINEMA NUOVA ORCHIDEA
Cinema “Nuova Orchidea” in via Terraggio 3
EX PALAZZO RESIDENZIALE
Casa Morigi – Via morigi 8 In via Morigi abitano 23 nuclei familiari e il piano terra è destinato a spazi sociali
EX EDIFICIO RESIDENZIALE
Via Scaldasole
EX PALAZZO RESIDENZIALE
Via Pietro Giannone 8
EX PISCINA CAIMI
Via Pier Lombardo angolo via Carlo Botta
EX ALBERGO ISOLABELLA
Viale Monte Grappa 6
ALBERGO DIURNO VENEZIA
Piazzale Oberdan
CONCA DELLE GABELLE
Via San Marco
EX POLIGONO DI TIRO
Piazzale Accursio 21
EX ACQUEDOTTO TROTTER
Ex edificio dell’acqua potabile – Parco Trotter Via Giacosa 26
SCUDERIE DE MONTEL
Via Fetonte angolo via Achille
EX EDIFICIO INDUSTRIALE
Via Ripamonti 88
CASCINA ABBANDONATA
Via Tertulliano 65
EX BOTTIGLIERIA
Via Savona 18
SCALO FS SAN CRISTOFORO
Alzaia Naviglio Grande
CENTRO DI CALCOLO DELLE FERROVIE DI STATO
Zona Bicocca
CASCINA GRANGIA
Cascina in abbandono – Chiaravalle
SPAZIO RESIDUALE URBANO
Vicolo Santa Maria alla Porta
PALAZZINA LIBERTY IN ABBANDONO
Ex palazzine di rappresentanza dell’ ex macello comunale.
EX SCUOLA PROFESSIONALE BAUER
All’interno sono tuttora presenti i Chiostri della Società Umanitaria. Via Fanti, Via Pace, via Daverio
EX STUDENTATO
Via Ugo Monneret de Villard ang. via Rombon
EX CINEMA SPLENDOR
Chiuso dal 2007. Prima del 1997 era un cinema monosala, Sala Omega (1500 posti), poi si trasforma in multisala.3.
EX CASA DEGLI ARTISTI
Cantiere bloccato
EX CENTRO GIOVANILE
Ex centro giovanile. L’edificio è compreso nel complesso delle case popolari di Quarto Cagnino. Inutilizzato da Maggio 2010.
BIBLIOTECA COMUNALE
Biblioteca comunale di nuova costruzione mai inaugurata.
MERCATO COMUNALE
Mercato comunale parzialmente abbandonato
SPAZIO RESIDUALE
Ex scalo ferroviario di Porta Vittoria, oggi spazio residuale in abbandono a causa della riqualificazione dell’area
TORRI ABBANDONATE
Torri per uffici mai utilizzate ad eccezione di due piani di una delle tre
EX CENTRO SPORTIVO COLOMBO
Il centro sportivo Colombo è abbandonato da diversi anni. Proposta Consiglio di Zona 6
EX FABBRICA
ex fabbrica situata tra via Salomone e Via Quintilliano
VERDE PUBBLICO. EX BEIC PORTA VITTORIA
Area del cantiere incompiuto di Porta Vittoria, ri-destinata a verde pubblico.
SCALO FERROVIARIO ROGOREDO
scalo ferroviario Rogoredo
EX EDIFICI PUBBLICI
abitazioni pubbliche di via Polesine-Ravenna-Omero
EX EDIFICI PUBBLICI
ex abitazioni pubbliche “Quartiere Molise-Calvairate”
EX SCUOLA VIA EINSTEIN
Scuola media abbandonata. Prossima ristrutturazione a studentato da parte del Politecnico di Milano.
RESIDENZE PUBBLICHE MORSENCHIO
Ex edifici pubblici situati nel quartiere Morsenchio
EX CASCINA
Cascina Monluè
EX CASCINA
Cascina Viale Ungheria
EX CASCINA
Cascina Via Taverna
EX CASCINA
Cascina Via Cavriana
EX SCUOLA VIA MAGGIANICO
Scuola abbandonata. Prossima ristrutturazione a studentato da parte del Politecnico di Milano.
CAMPI INCOLTI VIA BONFALDINI
CASCINA DI TRENNO
cascina sottoutilizzata con spazi degradati
CASCINA COTICA
cascina sottoutilizzata con spazi degradati
CASCINA TORCHIERA
cascina sottoutilizzata con spazi degradati
EDIFICI PUBBLICI
Edifici pubblici di Via Val Trompia
ex edifici pubblici
edifici pubblici di Via Filippino De Pisis
EX EDIFICI PUBBLICI
edifici pubblici di Via Brivio
EX EDIFICI PUBBLICI
edifici pubblici di Via Bramantino
EX EDIFICI PUBBLICI
edifici pubblici di Via Francesco Goya
EX EDIFICI PUBBLICI
edifici pubblici del Q.re Lampugnano
EX EDIFICI PUBBLICI
edifici pubblici del Q.re San Leonardo
MERCATO COMUNALE
mercato comunale abbandonato
EX AREE MILITARI E CASERME DEPOSITO POSTE
Via Dario Niccodemi
EX TIRO A SEGNO
ex tiro a segno di Piazzale Accursio
CANTIERI IN STATO DI FERMO
area di trasformazione City Life
CASCINA MERLATA
cascina sottoutilizzata o con spazi degradati