Milano fashion week giorno 2

Sorry guys, no English translation for this post!
Bottega Veneta: Palette di colori variegata, capi attillati e coprenti, stampe di ogni tipo. Ecco un' estrema sintesi della sfilata del brand. Naturalmente c'erano molti pezzi in pelle (borse e una camicia, mi pare), tutti riusciti egregiamente. Una collezione con alti e bassi, guardabile ma non memorabile. Promossa.

Emporio Armani: Nelle sue linee più economiche Armani mi delude sempre molto, eppure le sfilate rimangono affascinanti. L' uomo Armani conferma la predilezione per colori come il ghiaccio, qualche blu, uno stile elegante ma rilassato, la ricerca di nuovi materiali, stampe, tessuti svolazzanti e coprispalle futuristici. Lo promuoverei in pieno, ma ogni tanto Re Giorgio potrebbe innovare un po', giusto per non pensare che la sfilata sia sempre la stessa. Armani si difende attaccando le sfilate-circo (cita espressamente l' uomo proposto da Prada).La cravatta indietro, però, modello "sono appena uscito dall' urinatoio", è da punire a suon di frustate.  Per questo e l' esagerata continuità rimandato a settembre.

Ermanno Scervino: Una collezione bella, classica e sartoriale: completi dal taglio asciutto, slippers, stampe discrete su materiali pregiati, come la seta. Sui completi grigi tocchi di colore rossi, nei maglioni fili metallici scintillanti. Promosso con lode.

Salvatore Ferragamo: Un artista naif, con cappelli di paglia ed espadrillas, pantaloni larghi e comodi, giacche doppiopetto e completi chiari. Grandi maglioni lavorati (che su una persona con un certo fisico danno un bell' effetto, sui comuni normali fanno molto barbone) per il pittore-modello Ferragamo che non rinuncia all' eleganza. Promosso.
Pringle of Scotland: Tagli sartoriali e minimali, stampe a gogo, come il motivo argyle ma anche altre. Colpiscono le scarpe dalla suola giallo fluo. Una collezione moderna che mi stupisce positivamente (belli gli sprazzi arancioni a inizio sfilata e alcuni look estremamente puliti), ma anche negativamente. Rimandato a settembre, perchè in totale non mi fa impazzire.

Vivienne Westwood: Estate 2012. Tempo di olimpiadi: ce lo fa notare Vivienne nella sua collezione: un tripudio di magliette stampate con questo tema che poi sfociano in eleganti completi anni '40, comodi e, sembrerebbe, anche un po' da pappone. Si aggiungono stampe intervallate a completi eleganti, per una collezione che è il trionfo (divertente, a dirla tutta) del kitsch. Peccato, bocciato (squallida rima).

Calvin Klein: Completi monocromatici con particolari lavorazioni del tessuto che fanno coniare, a GQ Italia, la definizione efficace di "Monocromatismo tridimensionale". I tagli sono puliti, in alcuni look ispirati dallo sportwear americano, con larghi pantaloni cascanti. Mi piace, semplice eppure ricercata. Promossa con lode.
Trussardi: La marca milanese festeggia i suoi 100 anni, io non sono ancora entrato nel negozio a Via Condotti. Cosa significa? Che mi auguravo la collezione fosse bella per loro e per darmi un buon motivo per esplorare il negozio. Non sono stato deluso, tutto sommato. Pochi pezzi, ispirati ai classici temi della dolce vita e del viaggio, e presentati in modo informale. Il tutto firmato dal nuovo stilista Umit Benan Sahin.Collezione classica con dei pezzi più sportivi. Fantastici i bauli rigidi, rubati dal patrimonio ereditario dell' azienda. Si poteva fare di più, in termini quantitativi, ma promossi.

La foto, rubata da Thetreef, mostra un modello che entra nel palazzo Trussardi, il quale rievoca la hall di un lussuoso hotel. Siamo a Piazza La Scala a Milano.

Prada: Una collezione ispirata al mondo del golf, con stampe, giacche e camicie borchiate (le quali però col golf non c'entrano nulla!), foulard e cappelli baschi, ma anche eleganti completi doppiopetto. La collezione, di pari passo con le stampe, apre divertente, poi diventa kitsch e si salva un po' con gli abiti finali. Prada voleva stupire, e c' è riuscita, ma non del tutto positivamente: rimandato a settembre. 
Moncler gamme Bleu: Scherma e tennis sono le ispirazioni. Ne risulta una collezione bianca che poi continua anche con blu e rosso, colori estivi e tipici della ditta francese, comprata da italiani e ora di nuovo in mano a gente d' oltraple. A stampe a righe succedono quelle a quadretti (a cui coincidono anche i pezzi più vestibili). I capi sono quasi tutti difficilmente portabili senza mostrare un particolare estro artistico. Bocciata. Non metto neanche foto, le trovate su Vogue o GQ.
Missoni: Missoni propone un' eleganza sportiva: sotto ai completi spuntano i maglioni iconici della casa milanese, in lino, che poi prendono il sopravvento con delle fantasie molto belle e affascinanti. Interessanti anche le sneakers realizzate in collaborazione con converse. Promossa con lode.
Ecco finiti i primi due giorni di Milano. Preparatevi alla chiusura e poi appuntamento a Parigi (mi sa che con questo ritmo slitteremo al dopo-Parigi, ma tant'è!)