Visioni incantate, sospese, di giardini all’inizio del mondo, dove specchi d’acqua calmi o increspati riflettono ombre di piante, fiori, nuvole.
Una natura leggendaria reinterpretata nei colori, dove le forme elementari rimandano a una simbolica contemporaneità. Tra realismo e astrazione, Emporio Armani sceglie la suggestione di un futuro in cui il mondo verde si riflette nel rigore dell’alta tecnologia.
Un orizzonte di azzurri luminosi, grigi azzurrati, rosa alba, stampe fiorite in un verde di foglie e nei toni intensi delle corolle tropicali. Fantasie diverse di fiori accostate a microsegnali minimal neri, come geometrie ridotte alla pura essenza.
La leggerezza di tessuti e materiali costruisce forme sottili per donne di apparente fragilità. Le giacche sono morbide e fluide, a volte realizzate in tessuto tecnico, dalla linea asciutta e impeccabile grazie alle termosaldature che, sostituendo le cuciture, ne accentuano la pulizia interna. Nella versione guru sono abbinate a pantaloni dal bacino piccolo a doppia pince baciata e gambe che si allargano verso il fondo, fermandosi sopra la caviglia. Sorprendenti i sandali a motivi floreali e i leggings, leggerissimi, che rivestono la pelle come un tatuaggio e completano sempre abiti e gonne, simili a una pennellata ininterrotta che allunga la figura.
L’effetto fiore è ricostruito anche con plissé, sbiechi, movimenti di tessuto, nervature cangianti, intarsi sulle giacche di pelle traforata. A volte anche soltanto con il tocco di una pochette a forma di piccola ninfea affacciata al taschino della giacca guru. Uno spolverìo di cristalli sul tulle illumina il giardino di notte, dove abiti scorrono liquidi sul corpo, accentuando una felice naturalezza.
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