"Mi scusi signorina, ma questo festival tratta di food&WINE, non di birra (uno degli sponsor dell'evento).." Sento dire alle mie spalle mentre scattavo 100 foto al secondo come fossi indemoniata .....e io: "Ah, no?"Appena arrivata e già redarguita da Marco Carpineti che dal Lazio porta il prodotto della sua azienda vinicola. Un percorso all'insegna dei profumi di agrumi e spezie, perlage, colori paglierini e rossi barricati, da scoprire e apprezzare, magari in attesa di assistere alle presentazioni dei piatti degli chef invitati.
Dalle 12:00 alle 22:30, circa otto ore trascorse alla prima edizione del Milano Food&Wine Festival conversando, fotografando e conoscendo appassionati ed esperti del campo.
Giovani talenti già affermati e maestri di cucina illustri, hanno sfoggiato una delle loro specialità descrivendone le caratteristiche. I primi a rispondere all'appello sono stati Alice Delcourt (ristorante L'Erba Brusca, Milano) e Cesare Battisti (ristorante Ratanà, Milano).Direttamente da uno dei più acclamati ristoranti di San Paolo in Brasile, il Mocotò, Rodrigo Oliveira ha proposto lo Stufato di fave, verdure e costine di maiale, per non tradire l'obiettivo del suo locale "la gastronomia democratica". Perchè a portata di tutte le tasche, al Mocotò, non ci sono tovaglie, né posate eleganti o piatti di design. Qui i tagli poveri della carne accedono a uno status elevato e ortaggi dimenticati vengono preparati alla perfezione.
chef Rodrigo Oliveira
Per la squadra italiana: Davide Oldani, Claudio Sadler, Pietro Zito con Antonio Di Nunno.
chef Davide Oldani
chef Pietro Zito
chef Claudio Sadler
Giusto il tempo per qualche intervista sorseggiando un calice di vino e ci scappa una risata dandoci appuntamento a domani, domenica 5 Febbraio, per la seconda giornata di Milano Food&Wine festival e in contemporanea la prima giornata di Identità Golose!
chef Pietro Zito, chef Antonio Di Nunno, archcook