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Milano: il volto magico della mia città

Creato il 28 giugno 2011 da Fasterboy

Milano: il volto magico della mia cittàAlessandro Alessandrini
mostra promossa da Provincia di Milano/Assessorato alla Cultura
Foyer di Spazio Oberdan
Viale Vittorio Veneto 2, Milano
dal 1° al 17 luglio 2011
orari: da lunedì a domenica 10-20
inaugurazione giovedì 30 giugno, ore 18.30
ingresso libero

Milano – La mostra è dedicata agli angoli più suggestivi della città di Milano e, come dice il titolo stesso, a quella magia che ancora si respira in alcune zone come Brera, Porta Ticinese, Porta Romana, le strade intorno al Duomo, i Navigli, la zona Cordusio e le Cinque Vie, Porta Venezia e le arterie commerciali fatte di vetrine e luci colorate: luoghi questi con quell’atmosfera che ancora sussiste nascosta tra le colonne, negli antri in penombra, nelle viuzze strette, i vicoli, tra le finestre incorniciate da cotti, nei portoni ingentiliti dai balconi in ferro battuto o in pietra. Ma anche vie poco conosciute e mai ritratte dagli artisti conservano, all’occhio di Alessandrini, tratti di storia che in certi casi si trasformano in leggenda. Così pure tram e autobus, anche loro parte integrante della metropoli in continuo mutamento. L’artista ricerca dettagli quasi nascosti tra maestosi edifici che si stagliano verso il cielo come cattedrali, muri antichi che trasudano di storie senza tempo, ma anche l’armonia ed il contrasto del presente paesaggio urbano, che cambia, si trasforma per stare al passo con i tempi, subendo una metamorfosi. Il viaggiare tra le vie di Milano, dunque, come scoperta per immergersi nell’atmosfera di ogni luogo, fino a fondersi interamente nei vividi e cangianti colori che vi aleggiano, impossessandosi della sua poesia.
E in questo ardente universo emozionale, dove si intersecano vibranti sensazioni e veementi impressioni cromatiche Alessandrini coglie l’essenza dei luoghi, il «Carpe Diem» dei greci, l’attimo fuggente.
Tale percorso espressivo si configura in dipinti dai colori vigorosi e penetranti, armoniosamente avvolti in giochi di luci ed ombre, in un alternarsi inesauribile di fantasia e realtà, una sorta di immagini, di storie intrinseche vissute negli occhi, sulla pelle, nel cuore, testimone del passato e del tempo che verrà.

Lo spirito che anima la mostra “Milano:il volto magico della mia città” di Alessandro Alessandrini non è la malinconia di un tempo che non c’è più, di un ricordo che appartiene al passato, ma far comprendere che anche se la città cambia, il suo sguardo vive nel presente e soprattutto è proiettato nel futuro. Un viaggiare viscerale che non finirà mai di esistere, che non conoscerà tregua alcuna, non potendo smettere di ricercare la sua vera essenza, sarà, di fronte alla vita, destinato ad essere un instancabile, temerario, viaggiatore dello spirito, in perpetuo moto.

Alessandro Alessandrini è nato a Milano il 24 luglio 1960, si è diplomato al Liceo Artistico di Brera. Fin dalla tenera età è portato per la pittura, tanto che i suoi insegnanti lo rimproverano di pensare troppo a disegnare e di tralasciare le altre materie. A scuola studia il colore, sotto varie sfaccettature, con nuove tecniche e prodotti innovativi, ma non tralascia il disegno dal vero dei busti di gesso, non solo limitandosi a copiarli, ma cercando di dar loro un’anima. Questi esercizi rimarranno anche in seguito nella sua mente, quando dipingerà dei personaggi particolari, cercando con pochi tratti di colore, di dare una personalità a figure che altrimenti risulterebbero statiche ed inanimate.
Partecipa ad una collettiva, nel 1982. La prima personale è nel 1984 alla Galleria Barcon di Milano. Da allora ha esposto in diversi luoghi di prestigio tra cui: Museo di Milano, Galleria Bolzani, Consolato Americano, Circolo della Stampa in Palazzo Serbelloni a Milano, Antico Castello di Rapallo, Castello Visconteo di Abbiategrasso, Palazzo Roncalli a Vigevano, Villa Cicogna a Bisuschio, Rocca Sanvitale a Fontanellato, Palazzo Ducale a Sabbioneta.
Dopo gli anni dei dipinti neoimpressionisti dedicati alla sua città, ha consolidato un vedutismo intriso di emozioni, sensazioni, ricordi, sogni, passioni, nostalgie che lo hanno portato ad esporre in città d’arte come Venezia e Firenze.
In questi ultimi anni si è dedicato allo studio dell’acqua, dei suoi riflessi, delle innumerevoli sfumature cromatiche presenti nelle trasparenze e nei riverberi. L’acqua come elemento primordiale, poiché sin dal concepimento l’embrione vive nel liquido amniotico e si sostenta grazie a questo elemento prezioso. Il nostro corpo è costituito per l’80% d’acqua e tutta la nostra esistenza è collegata ad essa. Dai villaggi alle città, ai traffici, agli scambi, ai trasporti, alle grandi imprese monumentali di tutte quelle civiltà del passato che ci hanno preceduto nel mondo intero, si sono realizzate grazie all’acqua.
Alessandrini è uno spirito libero, fuori da ogni schema, alieno alla mondanità e ad ogni convenzione, con voglia di vivere e soprattutto di capire quello che c’è intorno a lui, con un bisogno fisico di dipingere e quindi di provare emozioni da trasferire attraverso i colori nella sua pittura.
In questo suo lungo viaggio, infinito e senza tregua, alla ricerca di remote risposte, traspare nel percorso una continua ricerca dell’essenza dell’essere, il senso originario dell’umana esistenza e una grande passione per la vita.

Per informazioni :
- Spazio Oberdan, tel. 02 77406302/6341; www.provincia.milano.it/cultura


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