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Milano in cronaca nera, di Lucia Tilde Ingrosso e Giuliano Pavone

Creato il 18 febbraio 2011 da Libriconsigliati
Milano in cronaca nera

Milano in cronaca nera

Titolo: Milano in cronaca nera

Autore: Lucia Tilde Ingrosso e Giuliano Pavone

Editore: Newton Compton
Pagine: 336
Prezzo: € 9,90
Pubblicazione: novembre 2010
ISBN: 978-88-5412-172-0

Valutazione Libri Consigliati: consigliato.

“Il lato oscuro della città che dovresti conoscere ma che nessuno ti ha mai raccontato”, questo l’inquietante e promettente sottotitolo di Milano in Cronaca Nera, scritto in coppia da Lucia Tilde Ingrosso e Giuliano Pavone.
In effetti si tratta di una miscellanea di racconti sospesi tra il giallo e il noir, tra cronaca e fiction, che ha come minimo comune denominatore Milano: la Milano delle periferie e la Milano-da-bere, raccontata e filtrata con uno sguardo lucido e ironico ma tutto sommato amorevole.
Scatta immediato l’accostamento con un grande della letteratura italiana e non solo: Giorgio Scerbanenco e la sua Milano calibro 9. Quei racconti sono, a mio avviso, autentici capolavori, decisamente sottovalutati, ma sono passati 40 anni, tutto è cambiato, e i milanesi che ammazzano al sabato non ci sono più…

I 23 racconti di questo libro hanno spesso titoli che richiamano altri libri, altri film, altre città. È il caso de I milanesi non si ammazzano al sabato, omaggio al sopra citato Scerbanenco, La scelta di Sofia, Non è una città per vecchi (uno dei racconti più duri e più riusciti nella sua drammaticità), Fantasmi a Milano. A colpire è la forza evocativa di questi racconti, ma anche l’uso di registri stilistici molto diversi che si adattano di volta in volta per dare maggiore veridicità alla storia che si sta raccontando.

E le storie traggono spesso ispirazione, e anche qualcosa in più, dalla cronaca. Come per L’arciere di San Siro che fece parlare di sé nell’estate del 1992, un vero e proprio giallo per la cui soluzione qui si azzarda un’ipotesi. La clinica degli orrori e Doppia faccia raccontano in maniera cruda gli scandali recenti della Sanità; Il Lupo non perde il pelo richiama alla memoria lo scandalo di Mani pulite; Il nostro piccolo undici settembre rivive lo sgomento di un anziano muratore che assiste in diretta a un evento che colpisce uno dei pochi punti di riferimento rimastogli in città:

«Solo il Pirellone resta sempre lì. E chi lo butta giù, quello? Sarà anche lì quando io non ci sarò.
E ancora li fanno volare, ‘sti aeroplanini qui, dopo quello che è successo a Linate.
Ma si può volare così basso? Così, in città?
Uehi, ma dove sta andando quello lì? No!… O Madonnina bella…»

Tra i racconti più belli e coinvolgenti segnalo Buio in sala. A chi, tra gli amanti del cinema, non è mai capitato un vicino rumoroso e strafottente, che commenta scioccamente le scene del film, fa battute fuori posto, ride magari assistendo a scene drammatiche (non si sa se per imbarazzo o pura stupidità) e che, dulcis in fundo, risponde tranquillamente al cellulare intavolando un’animata discussione con l’interlocutore dall’altro capo del “filo”? Capita anche al protagonista di questo racconto, non un “fondamentalista del cinema” ma una “persona normale”, solo “uno a cui piace andare al cinema”, uno a cui piacciono tutti i film indistintamente  ma vorrebbe “vederli come Dio comanda”. Uno convinto che ci sono delle regole da rispettare, “le regole che qualsiasi persona civile, in presenza di altri, troverebbe naturale seguire”. Ma il cinema dei multisala ha perso ogni parvenza di sacralità e così, in un efficace crescendo di tensioni (il cosiddetto climax) che ripercorre un pezzo di storia di Milano attraverso le sue sale cinematografiche, l’epilogo arriva inatteso.

Forse, se vogliamo trovarne uno, il difetto di questi racconti sta nell’ambiguità, in quell’essere a metà tra realtà e finzione che lascia molte curiosità al lettore, c’è qualche racconto meno riuscito di altri e in fondo è normale, ma il ritmo regge, la scrittura scorre, l’ironia amara induce alla riflessione… nel complesso un libro che non può non trovar posto nella libreria degli amanti del genere.

Mariella Sciancalepore per Libri Consigliati

L’AUTORE

Lucia Tilde Ingrosso è giornalista di «Millionaire». Ha scritto una serie di gialli milanesi: La morte fa notiziaA nozze col delittoIo so tutto di leiNessuno, nemmeno tu. Ha esordito nella narrativa rosa con Uomo giusto cercasi. Il suo sito è: www.luciatildeingrosso.it. Giuliano Pavone, giornalista, ha scritto libri sul cinema, sul calcio e umoristici. Ha esordito nella narrativa con il romanzo L’eroe dei due mari, una commedia sociale a sfondo calcistico. Il suo sito è www.giulianopavone.it.

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