Milano-Knicks 113-125. Grande festa per Gallinari

Creato il 04 ottobre 2010 da Basket - Di Tutto Un Po'

In un Forum di Assago esaurito, partita vera per 35′. Prima e dopo tributo dei tifosi a Danilo e a Mike D’Antoni, due ex Olimpia mai dimenticati. In campo, subito un grande Stoudemire con 32 punti

Festa doveva essere e festa è stata. L’Armani Jeans Milano perde 125-113 con i New York Knicks, ma esce a testa alta dal match inaugurale della preseason Nba. Era la 15ª volta che una squadra Nba sfidava un’italiana e per la 15ª volta si è imposta, questa volta senza neanche soffrire tanto quanto nel 1990 quando per battere Pesaro al McDonald’s Open di Barcellona impiegarono un supplementare. Eppure è stata per 35 minuti partita vera, per quando gli avversari abbiano solo una settimana di allenamento nelle gambe, con l’Olimpia che conferma in campo il ruolo di candidata numero uno per contendere a Siena lo scettro tricolore.

BRIVIDI — L’ambiente è quello delle occasioni speciali. Forum gremito molto prima della palla a due, parata di vip e di addetti ai lavori compresi molti che negli anni si erano un po’ disamorati della palla a spicchi. E’ un’emozione speciale per i più giovani che posso ritrovare Danilo Gallinari e per i meno giovani per cui Mike D’Antoni (giocatore Olimpia dal 1977 al 1990 e allenatore dal 1990 al 1994) è stato un idolo in campo prima ancora che in panchina. “Gallo & Mike bentornati a casa” recita uno striscione che occupa un’intera ala dell’impianto: l’essenzialità lombarda è tutta in questa frase e nel grande applauso che accompagna Giorgio Armani quando consegna ai due ex una casacca dell’Armani Jeans. “Grazie a tutti – dice il Gallo – con un groppo in gola -, divertiamoci assieme” poi l’ovazione dei tifosi lo travolge.

BELLA MILANO — Stoudemire si presenta con un canestro, il Gallo sbaglia le prime due triple e l’AJ con Mancinelli e Maciulis si toglie lo sfizio di mettere la testa avanti. Dopo 2’20” Danilo mette la prima tripla (6-6), poi perde una palla e sbaglia dalla media: emozione o no, anche per lui è la prima uscita di precampionato. La motivazione dei giocatori di Milano è ovviamente alle stelle, l’equilibrio regna fino all’8-9, poi al primo calo di tensione biancorosso basta un attimo a Stoudemire (destinato a cifre da Mvp stagionale dopo la reunion con D’Antoni) e compagni per allungare sul 16-9. Maciulis e Petravicius sono tutta sostanza, ma Gallinari lo è di più e con sei punti in un amen firma il 21-13. La seconda linea dei Knicks non è così calda e così Milano, con Pecherov che tira ogni palla che vede, rientra sul 23-26 a fine primo quarto.

KNICKS DA AMARE — Mozgov, molto attivo nel training camp, continua la sua corsa verso un posto in quintetto, ma è Milano con un lampo di Jaaber a fare le cose migliori e saltare avanti 36-33 per poi sprecare 3-4 possessi sul 39-34. Rientra il Gallo e mette subito una tripla e due liberi per il 41-41 e 14 punti in meno di 12 minuti in campo. Va a referto anche il 19enne Melli, etichetta da predestinato ma molte michette milanesi da mangiare per seguire le orme illustri del connazionale che è chiamato a marcare. Maciulis si sbatte con buon costrutto, ma è la presenza di Stoudemire (20 punti e 5 rimbalzi) a fare la differenza in entrambe le aree per il 58-52 al riposo.

GAME OVER — Milano torna in campo un po’ troppo disinvolta, va a -10 subito e solo due triple di Maciulis la tengono a galla (60-66). Hawkins, abituato a dominare fisicamente, paga dazio e forza troppo, ma in generale l’Armani soffre quando non trova il tiro da tre. Gallinari a tratti porta anche palla e Stoudemire doppia quota 30 punti personali per il 78-69. Mancinelli e Pecherov tirano sempre e comunque con esiti alterni, Chandler sfrutta le amnesie difensive dell’AJ e il terzo quarto si chiude 91-79 con un incredibile canestro da oltre 20 metri di Mordente a tempo scaduto. Il match finisce qui, i Knicks dilagano e l’AJ non ha l’abitudine a lottare alla morte su ogni pallone per riuscire a contenere il divario. Sia per D’Antoni sia per Bucchi il lavoro da fare è molto ed entrambi sono con le spalle al muro, al momento della verità. L’unico che ha la certezza di un futuro roseo, e di una serata speciale da ricordare, è Danilo Gallinari (26 punti e 7 rimbalzi in 30 minuti). Il suo sogno è anche quello di una Milano che da 14 anni non alza un trofeo e dalla festa del Forum deve trovare la forza per pensare in grande come pretende il suo proprietario.

Milano: Pecherov 23, Maciulis 18, Jaaber 16
New York: Stoudemire 32, Gallinari 26, Chandler 17

tratto da Gazzetta.it



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