Anche a Milano una statua che celebra il celebre presidente vietnamita Ho Chi Minh, all’anagrafe Nguyễn Tất Thành. L’effige di Bác Hồ – lo zio Hồ, come continuano a chiamarlo con affetto i connazionali – é stata inaugurata nei giorni scorsi, in presenza dei rappresentanti dell’Ambasciata vietnamita a Roma e di autoritá cittadine. L’opera, in bronzo, un regalo del Paese asiatico, verrá esposta nello storico ristorante “Antica trattoria della pesa” di viale Pasubio, ove il leader rivoluzionario si riuniva e pranzava con i suoi compagni e amici, nel corso degli Anni trenta del Novecento.
L’effige milanese dello Zio Ho
Secondo alcune fonti, il dirigente comunista – che ha soggiornato in una stanza al primo piano sopra all’osteria – avrebbe dato il propio contributo anche come lavapiatti o cuoco. « Nelle biografie più o meno ufficiali», scrive Rinaldo Gianola sull’“Unitá” «si dà per certo che il capo comunista, allora alla faticosa ricerca di simpatie e di appoggi per la liberazione e l’indipendenza del Vietnam, passò del tempo in clandestinità a Milano, mischiandosi alla comunità orientale, in particolare cinese che abitava quella zona della città, ma ci sono dubbi e anche qualche contrasto sul lavoro che avrebbe svolto in quel periodo.
Secondo alcuni, e così dicono anche le voci del quartiere che la sanno sempre lunga, l’allora quarantenne rivoluzionario avrebbe fatto il lavapiatti alla trattoria». (Continua).
(Francesco Giappichini)