MILANO. E’ la Lombardia la
regione con il maggior numero di start up stando almeno ai dati rilevati da
Aster il consorzio regionale per l’innovazione dell’Emilia Romagna, regione
che, per altro, si posizione sempre sul podio ma sul secondo gradino; il
Trentino Alto Adige invece è la prima per densità di nuove imprese.Secondo i dati di Aster, infatti, in Trentino esiste una start up ogni 5696 persone mentre l’Emilia Romagna ha una densità di una start up ogni 6694, seguita dalle Marche con 1/6874 e Friuli con 1/7628.Fanalini di coda sono Campania e Liguria con 1/19.000 e Sicilia con 1/22600 abitanti.
Proseguendo con i
dati di Aster e tenendo conto dei valori assoluti la Lombardia ha 834 start up
iscritte al registro nazionale, mentre in Emilia siamo solo a 460, Lazio 360,Veneto
280, Piemonte 272 a fondo classifica Valle d’Aosta con 11, Molise con 1 e
Basilicata con 22 start up.
Ad aiutare la
crescita, parrebbe esserci la decisione di estendere a 60 mesi, e non più 48,
la possibilità di restare iscritti al Registro speciale delle start up con le
relative agevolazioni previste alle quali se ne aggiungono altre previste dall’Investment
Compact.
(mpa)





