One of the most beautiful theaters in the world. Not from the outside.
Non è mai bello parlare male di una città, specie se ti ha ospitato in maniera ottima. Ma dopo aver elencato le cose che più ho apprezzato di Milano, è anche giusto che arrivi il turno di quelle che non mi sono piaciute granché. E al solito, in basso trovate due scatti* alla rinfusa!
La Scala. Uno dei teatri più mirabili del pianeta per bellezza e arte, da fuori sembra un edificio normale. I palazzi delle Poste sono più belli. Io e il mio ragazzo ci stavamo arrovellando come dei matti, chini sulla cartina, per capire dove era questo cavolo di Teatro alla Scala. Ed era dall’altra parte della piazza. Anonimo come pochi, una nota di coda di paglia perché era chiuso e non lo abbiamo potuto visitare all’interno.
Via Monte Napoleone. La via del lusso, dell’alta moda e sogno proibito delle fashion victim di tutto il mondo. Alla fine, una via brutta, spopolata, con vetrine disadorne, che non colpiscono di certo per scenografia. C’è però da dire che con un mix di frattaglie mie vendute al mercato nero non avrei potuto acquistare nemmeno un portafoglio. Forse un portachiavi. Comunque, niente a che vedere con le vie del lusso di Roma, come via del Babuino, via Condotti o Piazza di Spagna.
I turisti di Milano. Con tutte le meraviglie che la città offre, l’unica fila di turisti che ho trovato è quella in Galleria Vittorio Emanuele, davanti alla vetrina (orrenda) di Luis Vuitton. Tutti in coda per farsi la fotografia con la vetrina. LA FOTO DAVANTI ALLA VETRINA! Da non credere. É vero che la madre degli idioti è sempre incinta, e vi dirò di più: è internazionale.
Il Cenacolo di Leonardo. Non mi è piaciuto perché non l’ho visto. Il motivo? Bisognava prenotare. Notare bene che sul sito ufficiale del Museo Vinciano NON c’è scritto che è obbligatorio prenotare. E invece bisogna prenotare, altrimenti non vi fanno entrare. Sappiatelo, se dovete andare a Milano. Sono uscita dal museo sperando che il Cenacolo fosse una merda assoluta, perché io non l’ho potuto vedere perché la gente non è precisa nemmeno nella industriosa Milano. Che rabbia.
I Navigli. Li ho tenuti per ultimi perché sono la cosa che mi ha deluso di più. Essendo dei prodigi della tecnica, pensati proprio da quel Leonardo che mi è stato negato al museo Vinciano, speravo di ammirarli in tutto il loro fascino.
Asciutti.
Completamente secchi. E completamente lasciati al loro destino, sporchi e pieni di vetri e bottiglie. Una delusione enorme. Però ho visto un paradosso divertente che trovate di seguito, tra le foto… una specie di nave miseramente incagliata.
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It’s never pleasant when you speak ill of a city, especially if it gave hospitality to you in a very great way. But after listing the things I most appreciated in Milan, is also right that comes the turn of the things I did not like much. And as usual, below there are some random shots*
La Scala. One of the most wonderful theaters in the world for beauty and art that it’s just like a normal building from the outside looks. The Post Office buildings are most beautiful palaces. My fiancée and I racked our brains as hell, leaning on the map to see where the hell was this damned Teatro alla Scala. And it was across the square. It’s as anonymous as few buildings are, and it’s not only a personal guilty conscience because it was closed and we could not go inside.
Via Monte Napoleone. The way of luxury, high fashion and fashion victims’ forbidden dream from around the world. In the end it’s a ugly, depopulated way with unadorned windows which certainly does not strike for scenography. However I have to say that with a mix of offal of mine sold on the black market I could not even buy a wallet either. Maybe a key case. Besides it has totally nothing to do with the luxury ways of Rome such as via del Babuino, Via Condotti and Piazza di Spagna.
Tourists in Milan. With all the wonders that the city offers, the only queue of tourists that I have found is that one in Galleria Vittorio Emanuele, in front of Luis Vuitton’s (horrible) window. All together queued to get a picture with the window. THE PICTURE WITH THE WINDOW! Cannot believe at this. It is true that there’s one born every minute, and I will tell you more: it is an international issue.
Leonardo da Vinci’s Cenacolo. I didn’t like it because I didn’t watch it. The reason? You necessarily have to book for visiting the museum. I may point out that the official Museo Vinciano website DOES NOT say anywhere that you must book. But you need to book, otherwise you can’t enter. Please copy that, if you are going to Milan. I left the museum hoping that the Cenacolo was an absolute shit, only because I couldn’t watch it due to people who is not accurate even in the hard-working Milan. That sucks at all.
The Navigli. I kept them for last because they are what disappointed me the most. As they are wonders of engineering - designed by that Leonardo who was denied to me at the Museo Vinciano – I hoped to admire them in all their charm.
Dried up.
Completely dried. They are totally left to their destiny, dirty and full of glasses and bottles. A huge disappointment. But I saw a funny paradox that you will find among the following photos… a kind of a ship miserably aground!
*le fotografie sono state scattate con una compattina e con il cellulare, per cui la qualità non è ottima, abbiate pazienza :)
* Pics were taken with a compact camera and with the phone, so the quality is not great, just be patient :)
La galleria di foto è iniziata da qui! The gallery has started here!
Cliccate sulle foto per ingrandirle! Click each photo to enlarge it!
Il Castello Sforzesco (magnifico) e qualche scatto di Parco Sempione, che al contrario delle foto è bellissimo – The Castello Sforzesco (stunning) e some shots of Sempione Park, which is very cute unlike the pics.
Un Decathlon in centro a Milano che esalta l’anima sportiva della città + la povera nave/bar a secco dentro i Navigli secchi.
A super-sporting-store in the very center of Milan than enhances the sporting spirit of the city + a poor, run aground bar/ship inside the dried up Navigli.
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