Milano Loves Fashion – day one

Creato il 23 settembre 2010 da Mythilen

Mercoledì 22 settembre si è ufficialmente aperta la settimana della moda milanese, quest’anno con il motto di Milano Loves Fashion, con le sfilate primavera/estate 2011. In un tripudio di vip, facce note o meno, meteore e giornalisti da tutto il mondo, la grande kermesse si è messa in moto. Il web già pullula di articoli con resoconti dettagliati, aggiornamenti indiretta, scoop, gossip, voci di corridoio, foto rubate e foto ufficiali. Da non-addetta-ai-lavori quale sono, in questi post raccoglierò le mie idee, opinioni ed impressioni sulle collezioni, o sui capi che mi sono piaciuti maggiormente, evitando sviolinate e didascalie senza senso. Ecco i miei preferiti della prima giornata.

Alberta Ferretti e la leggerezza di essere donna

Ammetto di avere un vero e proprio debole per Alberta Ferretti che, con ogni collezione, riesce ad incantarmi, con la sua capacità di esaltare al massimo la femminilità della donna. Per questa collezione la stilista propone una serie di abiti all’insegna della freschezza, della morbidezza delle forme, svolazzanti, trasparenti e floreali. Il mood che si respira riporta direttamente ai figli dei fiori, gli abiti sembra disegnati apposta per essere indossati a piedi scalzi e con i capelli, lunghi ben oltre le spalle, da portare sciolti e ribelli. Chiffon, plissettature, drappeggi trattenuti solo da nastri sottili, tessuti tagliati e sfilacciati lasciati a vivo, lavorazioni a tricot, tutto si sposa perfettamente con la scelta cromatica che ricade su sfumature eteree e delicate.


Angelo Marani e la sua rock Lolita

La collezione di Angelo Marani gira tutta intorno a colori fluo, lunghezze che tanto lunghe non sono, dettagli in pelle ed un mood rock e colorato che vivacizza la passerella. Non sono stata convinta da un outfit completo, quanto piuttosto dai molteplici dettagli e pezzi che si possono estrapolare da ogni uscita. Molto carino il classico chiodo, nero e zippato ma rigorosamente corto in vita e con maniche a tre quarti che, personalmente, trovo molto femminili. Particolare anche il bustino in pelle, sia abbinato ai jeans sia abbinato ad una minigonna con stampa animalier in versione fluo. La mia preferenza va però agli abitini dalle forme anni ’80, con gonna svolazzante ben sopra il ginocchio, corpino aderente oppure in versione bustier e maxi cintura a contrasto in vita.


Elena Mirò ed il bon ton

I vertici della moda milanese l’aveva esclusa dal calendario ufficiale delle sfilate, ma Elena Mirò su quella passerella ci è salita. Paladina ed orgoglio di tutte le donne dalle forme morbide (ma anche delle donne ‘normali’, molto spesso lontane dai canoni scheletrici delle passerelle), sfida con questa collezione uno dei massimi tabù in fatto di taglie: i colori neutri e chiari. Luogo comune vuole che tali colori “ingrassino”, Elena Mirò dimostra come sia il taglio a fare la vera differenza. La sfilata si apre con un abito total white con scollatura a barchetta e lungo poco oltre il ginocchio, indossato con eleganza estrema, un foulard tra i capelli cotonati ed una collana, ai piedi sandali. È il trionfo dello stile e del bon ton, di una donna anni ’50 illuminata da tessuti color grigio perla, viola, lilla e bianchi. Le scollature sono generose, le linee morbide per gli abiti che vanno dal monospalla al bustier. Nota importante: quelle di Elena Mirò sono le prime modelle che vedo sfilare e sorridere.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :