Sportmax e le farfalle
La nuova collezione primavera/estate 2011 reinventa una delle più classiche forme anni ’60: il trapezio. In passerella sfilano numerosissimi abitini dalle forme rigorose e geometriche, privi di ogni orpello ed eccesso in sfumature monocromatiche. A stemperare ed alleggerire il rigore farfalle, stampate bianco su nero, ricamate, applicate, a smuovere le forme, a regalare tridimensionalità a ciò che, con tagli e colore, era stato appiattito. Mi è molto piaciuta anche l’idea, forse non troppo originale, di abbinare il classico trench ad un bustier sotto, per ammorbidire la scollatura e rendere femminile questo capo tipicamente maschile.
D&G, come fiori
Ho sempre pensato a D&G come una maison eccessiva (e anche un po’ tamarra con le iniziali stampate a caratteri cubitali su ogni centimetro di stoffa possibile), eppure questa è già la seconda collezione che mi stupisce. Come in un bizzarro gioco di scambi di ruolo, maison che ho sempre considerato iper femminili hanno proposto collezioni audaci e volgarotte, mentre maison eccessive hanno proposto collezioni ricche di grazia e morbidezza. Le ultime uscite della sfilata D&G sono interamente dedicate ad abiti con stampe floreali, svolazzanti, leggeri ed impalpabili, ricchi di ruche, lunghi e con scollature differenti, fermati poco sotto il seno da cinture sottilissime. Le fantasie scelte sono in versione ridotta e produco un effetto molto bon ton. Le stesse sfumature scelte, dal color lampone ai lilla fino alle tonalità più chiare, conferiscono a questi abiti una freschezza ed una solarità che trovo perfette per la bella stagione.
Luisa Beccarla e la sublime leggerezza dei veli
Luisa Beccarla è senza ombra di dubbio una delle mie stiliste preferite in assoluto. Le sue collezioni fondono femminilità e natura, i colori sono spesso neutri e molto delicati (bianco, lilla, rosa cipria e rosso lampone), i tessuti leggeri, lino, organza perfetti per rendere la silhouette morbida ed avvolgente. In passerella sembra di veder sfilare fate. Le stampe floreali sono acquerellate sul tessuto, le forme degli abiti ricordano i pepli delle dee e delle creature che appartengono al regno dell’aria. Va detto anche che, queste forme donano a tutte poiché non costringono il corpo e le forme, ma le esaltano camuffandone i punti deboli.