L’ Alice
2.0 di Byblos Milano va oltre lo specchio per poter vivere la sua
dimensione onirica che viene filtrata dalle suggestioni dell’arte e
dare vita a una floreal couture unica. Trapiantati da un tessuto
all’altro, da un ricamo all’altro, i fiori germogliano sul corpo
in lungo e in largo ispirati dalle grafiche surreali di Rocio Montoya
e riletti nella dimensione onirica di Raymond Sepulveda e delle sue
eroine Pulp.
Alice
parla con i petali e le corolle, specie se ingigantiti, applicati e
anche appesi con un effetto botanico super pop, in un florilegio di
decorazioni 3D dove il reale va ad unirsi al sogno e niente è quello
che sembra. Dai capi spalla come aiuole ai tubini floreal-code, alle
gonne in sboccio, con degli abiti che diventano bouquet e rivelano
un’anima molto stilé.
Fashion
in Blooming: focus sulle grafiche di fiori scomposti, che cambiano
dimensione, diventano macro e sono anche interpretati da jacquard e
ricami in omaggio a una femminilità sognante; garden mania con
macramè e crochet che spuntano dai capi per poter enfatizzarne la
meraviglia.
Knit-Kitten:
un’Alice tricottata dalla testa ai piedi con un armonioso
tutt’uno in cui l’heritage della maison gioca con il futuro; una
floricoltura che viene applicata con dei boccioli a prova di gelo e
svolazzanti petali per un vivace vivaismo pret à porter dai volumi
voluttuosi.
Candy
(c-)rouches: esplosioni in mini dress di aguglia ture e pon pon in
lana con un carattere dinamico; ricami che hanno degli effetti
tridimensionali simili a murales e macramè e balze a tutto volume,
perché il futuro unisce femminilità e natura.
Doll House: le bambole scendono dallo scaffale e indossano abiti patchwork
con un sapore vintage, ma che vengono realizzati con dei
materiali attuali per un ritorno in grande stile alla signature della
maison.
I
volumi sono cocoon, morbidi e ampi; in alcuni capi gli donano un
effetto destroyed proprio grazie ad inserti di texture diverse, come
il plissè che sembra staccarsi.
Alice
vive in un mondo in cui realtà e sogno vanno ad unirsi ma con delle
sembianze di una donna vera che gioca con i vestiti con volumi
morbidi ad A, a sacchetto, più pret à porter; sceglie pantaloni
dritti, a palazzo, tagliati più corti ma anche larghi; indossa dei
capospalla ovoidali e gilet che si trasformano in giacche e si anche
in vestiti dai fondi ricamati.
Colori:
nero su tutti, lampone con gradazioni verso il fragola; blu cobalto
che sfuma verso l’azzurro e il verde acqua intenso; un tocco di
corda che dà un sapore Vintage.
Per Maggiori Informazioni: www.byblos.it
© Ph Studio Book Fashion - Dario Raimondi