
Pierluigi Politi
All’incontro di martedì 9 giugno, dopo una breve introduzione di Vera Minazzi, curatrice del volume Orchestra Invisibile, il prof. Pierluigi Politi, direttore del Laboratorio Autismo dell’Università di Pavia e anima dell’Orchestra Invisibile di Cascina Rossago, racconterà questa esperienza lunga quasi un decennio, dove suono e ritmo diventano espressioni privilegiate, in grado di promuovere forme di pensiero inusuali e smuovere emozioni profonde, in un contesto di vita immerso nel verde, e attento alle scansioni temporali della natura.
Carlo Sini
Il jazz, humus sonoro ricco di stimoli è divenuto ancora una volta importante strumento di aggregazione sociale: l’Orchestra Invisibile di Cascina Rossago, (cosi chiamata perché all’inizio si pensava di non farla esibire in pubblico), che ormai non è più tanto invisibile. Venticinque membri, tra studenti, specializzandi e docenti dell’Università di Pavia, la metà dei quali persone con autismo, si incontrano tutti i venerdì a Cascina Rossago per suonare, condividere, socializzare.
Michel Imberty
ll dialogo proseguirà quindi con il musicologo e psicologo Michel Imberty e il filosofo Carlo Sini che si confronteranno sul linguaggio musicale e i suoi significati. Una conversazione che, a partire dall’esperienza dell’“Orchestra Invisibile”, offre un’interazione importante tra Imberty e Sini, sui fondamenti dell'intersoggettività.
Vera Minazzi
I due discuteranno di quegli aspetti profondi dell’umano che la musica raggiunge, prima e al di là della comunicazione attraverso la parola, e la possibilità di socializzazione che si apre sorprendentemente… o forse non così sorprendentemente come direbbe il filosofo Carlo Sini, che parlerà anche del tema a lui caro del “sapere dei segni”. La serata si chiuderà con un aperitivo e proiezione delle fotografie di Orchestra Invisibile. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti. (mpa)