Costretta per giorni in casa – eravamo davvero una bella coppia, mio marito con il suo calcolo, fortunatamente dissolto, ed io con questa maledetta tosse e una febbricola che non vuol sapere di andarsene – ho approfittato della piccola biblioteca che la nostra amica ha qui nell’appartamento di Milano, ed ho scoperto una piccola perla. Niente di classico o di capolavoro, ma un libro molto godibile, ben scritto e con personaggi caratterizzati in modo molto accurato dal punto di vista psicologico. Si tratta di un giallo, genere a volte sottovalutato, per la precisione un giallo italiano anzi , ancora meglio, milanese.
Una piccola parentesi.
Ho iniziato a conoscere Milano ancora prima di visitarla tramite i libri di Scerbanenco; avevo già scritto sul blog tempo addietro che li leggevo con la mappa cittadina sottomano, cercando volta per volta le vie e le zone della città, ma era un’altra Milano, di troppi anni fa. Poi sono passata ai gialli di Dario Crapanzano, che pur svolgendosi negli anni ’50 sono ambientati in una zona che conosco bene, quella di Porta Venezia e dintorni. (Per inciso, in quella zona si trova la via san Gregorio, teatro di uno dei più efferati delitti del dopoguerra, il massacro compiuto da Rina Fort , detta “la belva”, che sterminò la moglie del suo datore di lavoro -ed amante- ed i suoi 3 bambini a colpi di spranga ).
Un altro libro che mi è piaciuto molto è quello di Pietro Colapicchioni, “Trilogia della città di M.”, crudo e realistico.
Ma ora ritorno al libro cui mi riferivo all’inizio. L’autore è Renato Olivieri e molti senza dubbio lo conosceranno (io purtroppo l’ho scoperto solo adesso), ed il titolo è “Il dio danaro”, l’indagine sulla morte sospetta di un ricco finanziere precipitato dalla finestra del suo elegante appartamento sito in una zona molto “in” di Milano. Il protagonista è il commissario Giulio Ambrosio, (portato sullo schermo da Ugo Tognazzi, è stato il suo ultimo film); nel libro sono citate delle indagini precedenti, e questo ha stimolato la mia curiosità. Ho visto che tra gli ebook ci sono una dozzina di titoli a disposizione, con uno di questi (Madame Strauss) lo scrittore ha vinto il premio Scerbanenco… Appena mi sentirò meglio – spero già domani – mi metto al portatile e li scarico sul Kobo.
Una Milano di una ventina di anni fa, quando ancora era la “Milano da bere”.
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