Ragazzino di 12 anni in bici travolto e ucciso da un tram – Milano. La tragedia causata dall’apertura improvvisa della portiera di un’auto parcheggiata in doppia fila. I vigili urbani, perché tali sono (la dicitura “polizia locale” è fuorviante e stupida, una delle tante cattive invenzioni della Lega), non ci sono quando servono e sono in giro quando non servono (gli assurdi controlli agli artisti di strada).
C’è poi da dire che a Milano servirebbe quanto prima una “pioggia” di camomilla. Il parcheggio in doppia fila è figlio dello stress che governa, anche fuori dall’orario di ufficio, i cervelli di chi è nato e cresciuto da queste parti. Io non ho mai parcheggiato in doppia fila e vivo ugualmente bene.
Lo stress però non è una scusante. Niente è una scusante di fronte alla morte. E a chi ha aperto la portiera, senza guardare nello specchietto se stava arrivando qualcuno, dovrebbe essere impedito di guidare di nuovo. Come minimo. In tanti soffrono di questo deficit di attenzione. Qualche giorno fa, a bordo della mia macchina, stavo per impattare la portiera di uno sconosciuto che mi si è improvvisamente parata davanti. Ho fatto un pericoloso zig-zag e meno male che la strada era sgombra.
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