È il 2 Aprile 1922, e i corridori si danno battaglia per vincere questa splendida corsa. La pioggia ha reso le strade, ricordiamo per lo più non asfaltate o in pessime condizioni, ancora più pesanti. Alcune parti sono decisamente interessanti: il rifornimento di Ovada, dove i ciclisti prendevano i rifornimenti, si alleggerivano degli indumenti più pesanti e magari cambiavano la bicicletta per prenderne una con rapporti più agili in vista del passo del Turchino e le altre pendenze. Poco dopo il montaggio ci porta davanti ad un piccolo incidente automobilistico. Sul Turchino sono Girardengo, Brunero a sembrare i più in forma e arrivano in vetta con i migliori. Un passaggio a livello chiuso per l’arrivo di un treno impedisce agli inseguitori di recuperare il tempo perduto. Si forma quindi un gruppetto di quattro fuggitivi composto da Girardengo, Brunero, Aimo e Zanaga. Sull’ultima salita Adriano Zanaga si stacca e ci si aspetta ormai la vittoria di Girardengo come nell’anno precedente. Ma tra la sorpresa generale è Giovanni Brunero ad arrivare solo all’arrivo, con Girardengo staccato di circa 200metri. A pochi chilometri dall’arrivo, infatti, il Gira dopo aver evitato per miracolo un addetto alla sicurezza si era ritrovato la bandierina di quest’ultimo tra i raggi cadendo. Ne aveva quindi approfittato Brunero per staccarlo e andare a vincere. Il Campione si consolerà vincendo la Milano-Sanremo in altre quattro occasioni per un totale di sei volte. Per gli appassionati ricordiamo che Brunero non era certo uno sconosciuto avendo vinto il Giro d’Italia nel 1921 facendo il bis poi nello stesso ’22. Con la vittoria del 1926 arriverà a portare a casa per ben tre volte il grande giro italiano.
Un video che mostra tutta l’epicità di quello che era il ciclismo su strada nel passato tra imprevisti di tutti i tipi: una vera chicca per gli amanti di questo sport e per i nostalgici degli anni d’oro di questo sport. Buona visione e che oggi vinca il migliore!