Nell’ex Ansaldo, in zona Tortona, accanto ai laboratori scenografici e alla sartoria teatrale della Scala, al Museo delle Culture e delle Marionette, prende vita un progetto dedicato ai giovani artisti che hanno talento e soprattutto nuove idee e voglia di sperimentare: Spazio A!!!
Sono stata all’inaugurazione venerdì 22, catturata da un’atmosfera accogliente ed incuriosita da un’ idea: destinare stabilmente quest’aria alle diverse espressioni della fantasia.
Dopo la presentazione dell’assessore Giovanni Terzi e di Gisella Borioli, art director dello Spazio A, mi sono immersa nella materia…
…quella riciclata e ripensata degli artisti di L’oggetto ritrovato (prodotta da Arsprima)…
…quella viva e mutevole di Silvia Meis e le sue opere in ceramica…
ma soprattutto la materia viva e ricca di significati che anima la produzione artistica contemporanea.
Attraverso un percorso che va da Time to Time, una miriade di piccoli orologi dalla grafica ottocentesca ma vivi a segnare ancora il tempo, agli Over-painting di Andrea Fumagalli, strumenti rivestiti di decorazioni pop, numerose sono le proposte: il cortrometraggio Gioco di Squadra e un percorso sonoro di Cesare Picco, RE-TUNED accordatura di un luogo.
Interessante e perfettamente riuscito il connubio arte – danza con le performance realizzate da Valeria Chiara Puppo e Salvatore Siciliano per DanceHaus Susanna Beltrami:
Una rivisitazione de “La camera di Arles” di Van Gogh (1888)
e “L’altro lato”, workshop che prende spunto dalla vicenda letteraria del dottor Jekyll e del signor Hyde.
Una mostra fotografica di Claudia Romiti, che guarda con semplicità e attenzione al mondo dei vu-cumprà delle nostre spiagge, tra fantasia e colore.
In tema di uso e riuso, le proposte degli eco-fashion designer di C.L.A.S.S., numerose e in linea con le ultime tendenze, ma realizzate con materiali organici e naturali, recuperati e ripensati.
In fine l’estetica del riuso pervade anche Arredi di ritorno, progetto di Massimiliano Bizzi, che ridà vita ad armadi, tavoli, cassettoni e altri arredi in disuso, spesso recuperati nei vecchi magazzini.
Foto: Giovanna Rotundo