Zoran Milanovic e Vjekoslav Bevanda
(Foto: N. Grabovica/Sarajevo-x.com)
I due capi di governo, Zoran Milanoviće Vjekoslav Bevanda, si dicono pronti ad impegnarsi quindi affinche'le due parti facciano di tutto per migliorare la collaborazione a findi risolvere le questioni che stanno davanti alla Croazia e alla BiHgia' da 20 anni. "Abbiamo aperto molti temi e se ne risolveremosoltanto una parte durante i nostri mandati, saremo soddisfatti"ha detto il presidente del Consiglio dei ministri della BiH VjekoslavBevanda. Il premier croato Milanović da parte sua ha precisato chetra i temi piu' importanti ci sono l'infrastruttura, l'operamentodelle aziende croate in BiH, le frontiere, il porto di Ploče, larafineria a Slavonski Brod ecc. Gli ultimi due temi riguardana ilgrande problema econogico della rafineria Slavonski Brod mentre perquanto riguarda il porto di Ploče, di cui il proprietariomaggioritario e' la Croazia, il porto non ha senso senza la BiH, hadetto Milanović. Ha aggiunto che la Croazia non ha nessun profittose i vicini sono instabili e ha rilevato che e' nell'interesso croatoil progresso della BiH. Il premier croato ha ribadito che Zagabria hainsistito affinche' i croati della BiH vivano la BiH come la loropatria e che adesso si cercheranno le vie perche' i croati nella BiHtrovino all'interno di questo paese relazioni giuste, qualcosa chenon sara' legittimo soltanto fomalmente ma che riflettera' lo spiritodella legge. Questi croati saranno sicuramente un legame versol'Europa, ha detto Milanović.
"La visita del premier ZoranMilanović in BiH rappresenta l'inizio di una nuova fase nellerelazioni tra Croazia e BiH" scrive il quotidiano di Zagabria'Vjesnik' e aggiunge che "non si tratta di una frase perche'molte cose importanti sono cambiate in entrambi paesi anche nel piu'vasto contesto regionale". La piu' grande novita' qualitativa e'senza dubbio l'adesione della Croazia all'Ue. Sia l'uno che l'altropaese hanno un grande interesse per risolvere i problemi relativiall'adesione croata e riguardano il commercio e la liberacircolazione di persone e merce, rileva il giornale croato. Secondoalcune stime, 10.000 persone in questi due paesi potrebbero rimaneresenza lavoro se non verra' risolta la questione dell'operamento delleaziende croate in BiH, ovvero il modello di esportazione dalla BiH inCroazia. E' chiaro che quando si parla della"nuova fase" nelle relazioni tra i due paesi, vasottolineato che Croazia e BiH hanno recentemente avuto il nuovogoverno: lo scorso dicembre il neo governo di Zoran Milanović inCroazia, il nuovo consiglio di ministri in BiH guidato da VjekoslavBevanda dopo un vuoto di 16 mesi dalle elezioni. Quindi nuove personeche potrebbero avere nuove vedute per quanto riguarda lo sviluppodelle relazioni di due paesi vicini. Per la Croazia una nuova politica diresponsabilita', bilanciata che mette in primo piano la coesistenzadei popoli costituenti della BiH in cui la capitale di tutti e'Sarajevo tenendo conto degli interessi della popolazione croata,sempre nel contesto di uno stato unico composto dai tre popoli a paridiritto.
Con la sua decisione di visitare primadi tutto Sarajevo, osserva 'Vjesnik', Milanović ha forse delusoalcuni circoli in Erzegovina, la parte della BiH con la maggioranzacroata. D'altra parte, alcuni circoli a Sarajevo non sono propriosoddisfatti con la decisione che il protocollo del premier croatoaveva previsto la visita delle ditte nei luoghi dove i croati sono inmaggioranza. Va detto, che Milanović non vuole occuparsi diquestioni interne della BiH come ad esempio della ristrutturazionedel governo della Federazione dove i rappresentanti dei due maggioripartiti croati affermano di essere illegittima. Tuttavia, Milanovićha incontrato i rappresentanti del Sabor popolare croato in cui sonodominanti i due partiti. In tal modo ha dimostrato l'intenzione divoler trovare una specie di equilibirio senza suggerimenti diinterferenza nelle questioni che riguardano la politica interna delPaese.
[*] Corrispondente di Radio Radicale.Il testo è tratto dalla puntata di Passaggio a Sud Est andata inonda oggi.