Qualche giorno fa sono andato a uno splendido concerto di musica barocca: in programma, Vivaldi e Handel; a esibirsiL’Opera stravagante di Ivano Zanenghi e il soprano di coloratura Simone Kermes. Un concerto splendido, un giusto mix di brani celebri e di scelte originali: ma Simone poteva risparmiarsi di chiamare l’applauso ritmato del pubblico al primo bis, quando ha cantato “Son qual nave ch’agitata“.
A chi vive a Istanbul, o a chi ci viene per un viaggio prolungato (scelta obbligata per chi vuole visitare e comprendere la città), consiglio vivamente di consultare la loro programmazione. Ad esempio, stasera il cartellone prevede – alle 20 – il gruppo vocale italo-inglese “Puppini Sisters“, che fa musica pop-jazz; mentre il 26 e 27 – sempre alle 20 – l’orchestra del festival Strauss di Vienna anticiperà il classico concerto di Capodanno. I biglietti hanno un costo variabile ma sempre accessibile, gli studenti pagano 8 euro. Ma non fanno solo musica classica: in calendario anche jazz e world music, pop e musica tradizionale turca, balletti e recital di poesia, mostre di pittura in un autonomo spazio – artisti di fama internazionale e talenti emergenti. Per me il clou è sicuramente il concerto del celebre controtenore Andres Scholl, accompagnato al piano da Tamar Halperin, il 2 marzo: purtroppo non si orienteranno su Mozart, Schubert, Brahms e non sul barocco.