Oggi è stato ricordato Lefter Küçükandonyadis, nel primo anniversario della sua morte. So bene che praticamente a tutti voi il suo nome non dice niente, che suona probabilmente bizzarro e impronunciabile: ma Lefter è stato un idolo amatissimo, un personaggio pubblico di prima grandezza. Elefterios Antoniadis - questo il suo nome "originario" - giocava a calcio: è stato il capitano del Fenerbahçe e della nazionale turca negli anni '50; ha militato per un anno nella Fiorentina e per un anno nel Nizza, ha finito la sua carriera con l'Aek Atene (la squadra dei rifugiati di Costantinopoli). Ha segnato 423 gol col Fenerbahçe: oltre 500 in totale in carriera, 22 in nazionale. Uno che la buttava dentro, insomma! Ha poi fatto l'allenatore in Turchia, senza particolare successo. Era soprannominato "Ordinaryus": nel senso di professore, professore universitario - uno che dava lezioni a tutti; già qualche anno fa, nel 2009, nel giardinetto fuori dallo stadio del Fenerbahçe - non lontano da dove abito io - hanno piazzato una sua scultura in bronzo: Lefter mentre calcia e segna.
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(il resto, su Mille e una Istanbul)
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