Bellocchio racconta la realtà delle ultime giornate di Eluana a “La Quiete”, con sovrapposte quattro vicende dolorose esemplari della vita quotidiana. Messe a confronto tra loro ed Eluana stessa, incitano alla riflessione sulla fragilità di tutti noi e danno spunto a venire a patti con noi stessi su come affrontare ORA dei dilemmi che possono attenderci. Venire a patti con chi ci è vicino nella vita? Con il medico di fiducia? Rilasciare delle disposizioni scritte? Chi ci ascolterà? Chi ci tutela? La costituzione? Nessuno è obbligato a subire trattamenti sanitari senza il suo consenso. Non c’è una legge che dà indicazioni. Non è definita legge la Convenzione di Oviedo (ndr per la protezione dei diritti dell’uomo e la dignità dell’essere umano riguardo alle applicazioni della biologia e della medicina).
In Senato attende la discussione e il voto la proposta di legge n. 10 sulle disposizioni anticipate sui trattamenti sanitari, che annulla mie disposizioni scritte. Nemmeno un medico secondo quel testo potrebbe assistermi secondo la mia volontà espressa per iscritto, qualora non fossi capace di esprimermi. Una politica arrogante e insolente entra prepotentemente nella mia vita e non dà libertà di scelta.
Oggi non sappiamo come si muore negli ospedali, nelle case in Italia, chi decide sulla vita e sulla morte. Una riflessione approfondita da parte di tutte le forze politiche dovrebbe arrivare alla decisione, già chiesta con oltre trentamila firme, con Piero Welby primo firmatario, per l’indagine conoscitiva sull’eutanasia clandestina, sulle sofferenze inutili nelle ultime fasi della vita, di malati gravi, affetti di malattie degenerative, oncologiche, di persone anziane, stanche e tenute in vita non con amorevole assistenza, dove una mano imbocca e accarezza, ma con nutrizione forzata, contro la propria volontà.I politici vogliano conoscere e sapere come vengono accompagnati i cittadini, loro elettori, nelle fasi della vecchiaia e nel vivere e nel morire. Cure palliative? Chi le sa praticare? Dove si fanno i corsi formativi? Non possono essere praticate da dilettanti.
Queste sono le riflessioni che mi impegnano da tanto e Bella Addormentata me le fa RI-DIRE.
Grazie a Marco Bellocchio per questo suo capolavoro. Può essere visto veramente da tutti e spero che lo vedano in moltissimi, per imparare a parlare anche delle tematiche scomode e indicibili e per conoscere e sapere dei propri diritti personali di libertà e saperle difendere contro l’arroganza e la prepotenza che spesso ci circonda con falsa benevolenza. Mina Welby
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