L’unica cosa buona della serata d’esordio del Festival di Sanremo sono stati Luca e Paolo, il duo di comici/conduttori delle Iene, programma che va in onda notoriamente su Italia 1.
Come a dire che Mediaset ha salvato la RAI. Furbo Morandi a metterceli, bravi loro a fottersene di protocolli, rischio di querele e tutto il resto, e a spiattellare un po’ di satira decente sul primo canale pubblico.
Grande la battuta di Luca all’indirizzo della prof. di Filosofia ai tempi del liceo, e ottima la parodia “Ti sputtanero’“, sulle note della celebre canzone dello stesso Morandi. Una simpatica e meritata presa per il culo del Presidente del Consiglio e di quello della Camera dei Deputati. Di fatto, e come ha detto TuttoQua Girl, dopo pochi minuti si e’ capito quale brano avrebbe vinto il Festival, perche’ il resto delle canzoni in gara… vabbe’ ve lo dico fra poco.
Il resto e’ stato una vera schifezza: si esordisce con la Clerici che racconta una storiella alla figlioletta, deliziosa ma abbastanza traumatizzata dal trovarsi li’ senza capirci una fava. Ma si puo’ aprire l’evento con lo sguardo perso di una innocente creatura? Di pessimo gusto!
Morandi e’ teso come una corda di violino, suda, si perde, non sa che fare, si guarda intorno, gli trema la voce, e qualche volta sono proprio Luca e Paolo a salvarlo, dimostrando una saldezza di nervi notevole. Ma veramente quel palco li’ fa quell’effetto, pure a uno che in 50 anni di palchi ne ha visti migliaia? Boh…
Le due veline, tanto attese (nel senso che arrivano dopo un’ora di diretta), sono rigide come orate al sale vestite dei colori del Bologna Calcio (di cui Morandi e’ presidente). Belen riesce addirittura farfugliare che parlera’ dopo perche’ “adesso sono emozionata” (dopo quando che e’ finita la trasmissione?), mentre la Canalis cerca di coprire l’imbarazzo con una falsa spigliatezza. Nefandissimo, come sempre, il filo spinato sull’omero destro.
La scenografia e’ bella, forse perfino troppo complessa, ma tanto le costanti inquadrature strette del regista la vanificano completamente. E pensare che Morandi, alla fine, gli fa anche i complimenti. Mi aggiungerei volentieri ma ho lasciato il gas aperto.
Pero’, una cosa devo dirla: MA I FIORI???
Ma porcaccia miseriaccia! Sanremo e’ la citta’ dei fiori, dove cavolo stanno i fiori? Ci sono sempre stati, li’ ad abbellire il palco come un balconcino di Cortina d’Ampezzo, e quest’anno no? Si vedono solo alla fine, quando le due veline vengono omaggiate da altrettanti mazzi, di cui qualcuno tiene a precisare che trattasi di fiori dal gambo lungo, inugurando ufficialmente la Rubrica del Chissenefrega della kermesse!
Al di fuori della gara, gli interludi sono pochi e scadenti: tango della Belen con celebre ballerino, e remake della mitica scena di Pulp Fiction in cui Travolta e la Turman se la ballano, messo purtroppo in opera da Canalis e Morandi, con tanto di patetico lancio della scarpa di quest’ultimo. Scarpa che resta li’ a terra a deturpare una scena gia’ deturpata dal semplice fatto di averla concepita.
Davvero davvero davvero terrificante, amati ospiti miei! (Copyright Paolo Frattini, Telemarket).
Ma veniamo alle canzoni: quattordici i big (?) in gara, di cui due subito a fare la doccia. In ordine sparso, le cose le ho viste come segue:
- Giusy Ferreri (Il Mare Immenso): brano che inizia malissimo, una specie di rap da salumeria, che pero’, per fortuna, si riprende presto, e la ragazza puo’ gracidare come le viene meglio. Peccato la scollatura orripilante con niente all’interno in fascia protetta. Stamattina a RADIO2 hanno detto che la Ferreri altro non e’ che l’identita’ segreta di Ligabue. Voto 6.
- Moda’ con Emma (Arrivera’): non c’e’ male. Emma (vincitrice di Amici 2010) e’ forte e ha una bella voce, ed e’ pure una discreta gnocca. Alla fine alluccano un po’, come si dice dalle mie parti, ma che vogliamo farci? Voto 6. Potrebbe vincere grazie alla potenza di Maria de Filippi.
- Luca Madonia con Franco Battiato (L’Alieno): prima di assistere all’esibizione mi ero incazzato! Ma come? Luca Madonia con Franco Battiato?? Caso mai Franco Battiato con Luca “chi minchia e’” Madonia! Poi ho capito: Madonia canta da solo per un quarto d’ora e ci consegna una schifezza da oratorio. Poi il maestro scende dall’alto, proprio come un alieno, canta per 7 secondi e illumina la Liguria tutta e anche un po’ di Costa Azzurra. Voto 9. Possono vincere grazie alla luce emanata del maestro.
- Patty Pravo (Il Vento e le Rose): mi sono bastati 5 decimi per decidere di uscire fuori a fumare. Non ce l’ho fatta a vedere uno dei miei miti in quelle condizioni. Per favore, Nicoletta mia, resta meravigliosa e inarrivabile ma smetti. Voto: 2, per amore imperituro e sempiterno nonche’ sempiquaterna sulla ruota di Beri.
- La Crus (Io Confesso): ecco, vatti a confessare che l’hai fatta grossa, e per giunta in salsa vintage avariata. Voto 2.
- Anna Oxa (La mia anima d’uomo): questa e’ andata a casa subito. Al di la’ del fatto di essersi indianizzata a tal punto da volere assomigliare a tutti i costi a un pavone, non capisco la scelta dei giurati. La voce e’ sempre meravigliosa, lei e’ sempre bellissima, e la canzone non e’ male. D’altronde e’ la giuria di qualita’… mah… sara’ qualita’ indiana. Voto 7.
- Tricarico (Tre colori): riuscire a stonare su una melodia piatta, su un brano che si muove sempre nella stessa ottava della parte sinistra del pianoforte e’ gia’ un record. Se poi ci mettiamo che a fare la marchetta sono bravi tutti, abbiamo concluso. In effetti, di un brano che parla dell’Italia e della bandiera nel 150-esimo anniversario dell’Unita’ d’Italia se ne sentiva la mancanza. Bravo Tricarico, voto ZERO! Puo’ vincere perche’ chi vota e’ scemo.
- Nathalie (Vivo sospesa): brano suo, e si sente. Un orrido tentativo di giocare con non si sa bene quale lato oscuro della musica. Ha una voce scontata, ed e’ nulla, ad esempio, in confronto a Giusy. Dove vai Nathalie? Resta sospesa, che e’ meglio. Voto 4, ma solo perche’ lei sembra crederci.
- Al Bano (Amanda e’ libera): Alba’, ma famm’ o piacere! Se questo e’ il risultato, ti prego di farla prigioniera nuovamente questa Amanda! Voto 2, ma solo per la voce… che resta salda nonostante gli 800 e passa anni di eta’.
- Luca Barbarossa e Raquel del Rosario (Fino in fondo): c’e’ stato subito chi ha dato ragione al cantautore romano. Con una simile gnocca, il titolo del brano gli e’ venuto spontaneo. Tra l’altro questa non si capisce bene chi sia: c’e’ chi dice che sia la strappona di Fernando Alonso e chi sostiene che Massa se la sia sposata in segreto anni fa prima di cambiare idea e rimandarla a casa. Insomma, il legame con Maranello c’e’. Sara’ per questo che la canzone e’ passata cosi’ velocemente che non mi sono accorto di nulla. Pic indolor, un brano che non resta. Pero’ a Barbarossa un po’ di fiducia al buio voglio darla. Se non altro per quella faccia da eterno ragazzino spensierato che ha scritto e musicato cose interessanti. Voto 5.
- Roberto Vecchioni (Chiamami ancora Amore): caro professore, tu hai composto cose belle. Non meravigliose, ma belle si. Questa, come dire, l’hai scritta dopo un’indigestione mentre eri seduto sulla tazza? Che voto devo darti? Devo votare Vecchioni oppure il brano? La giuria cosa ha fatto? Voto 6, politico. Puo’ vincere come a suo tempo hanno vinto altri illustri con canzoni modeste.
- Anna Tatangelo (Bastardo): dunque vediamo. Ha poco piu’ di vent’anni e sembra mia suocera (Nonna, scherzo!). E’ arrogante, si e’ pettinata con la dinamite, ha perso quella bella voce che aveva a 16 anni e sta con D’Alessio. C’e’ qualcosa di peggio? Ah si, essere eliminata subito. Ciao Anna! Voto ZERO, a te e a chi t’ha scritto quella immensa schifezza che hai osato proporre. Stimavo di piu’ Masini quando cantava Vaffanculo!
- Max Pezzali (Il mio secondo tempo): il cafone di Pavia e’ tornato dopo alcuni lustri. Capelli bianchi e denti gialli, queste le differenze, mentre il brano e il linguaggio del corpo restano quelli di sempre. Mannaggia alla miseria, mannaggia! Comunque, presto se ne andra’ di nuovo, e speriamo che durante il suo terzo tempo, cioe’ la pensione, trovi modo e luogo di andarsi a comprare un vestito decente! Voto 1, ma solo perche’ ho appena dato ZERO alla Tatangelo e devo dare ZERO a quest’altra cima che segue.
- Davide van de Sfroos (Yanez): CHI??????????? E poi, ma non era il Festival della Canzone ITALIANA??? Io non c’ho capito una fava e sulla fiducia non posso votare perche’ non so chi minchia sia. Voto ZERO! Almeno Nino d’Angelo cantava in napoletano, che resta lingua musicale e universale.
La media non pesata restituisce 3,5. Una emerita chiavica, mentre Morandi sostiene che quest’anno le canzoni sono veramente belle.
Se lo dice lui, buona camicia a tutti, basta che non sia quella di Pezzali.